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LONELY MUNDO 1 | Lettera A

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....E prontocome anticipato la settimana scorsa, inauguriamo una nuova serie di post "turistici" dedicati a Lisbona, dei quali mi auguro approfitteranno tutti i lettori vacanzieri che quest'estate si apprestano a visitare per la prima volta la capitale portoghese e magari sono arrivati qui in cerca di notizie e dritte sulla cittá. E quale maniera migliore di farlo se non OMAGGIANDO la mitica Lonely Planet e le sue celebri guide per turisti-fai-da-te-no-alpitour???? Puntualmente piene di errori, inesattezze, anacronismi, miti e leggende come quella che vuole la Mouraria un bairro pericolosissimo popolato da tossici e vampiri radioattivi? Ecco a voi pertanto LONELY MUNDO, l'unica guida aggiornata a IERI che vi dice senza peli sulla lingua tutto quello che c'é da da fare, da vedere e assolutamentedaevitare a Lisbona, recentemente qualificata come una delle 50 cittá al mondo con migliore qualitá di vita, davanti a cittá come, er, Chicago e New York. Macchilavrebbemaidetto.
A
ALFAMA



Situato tra la collina che ospita il Castello di São Jorge e il Fiume Tejo (si, mamma, quello che vedi é un fiume , non IL MARE) é il piú antico quartiere di Lisbona (700 ca.) e, come potete vedere dalla foto...


....anche il piú vivace; l'unico ad essere rimasto in piedi dopo il terribile terremoto del 1755 e paradossalmente (o forse proprio per questo) l'ultimo a godere della titanica opera di riqualificazione dei quartieri storici iniziata dalla Camara Municipal negli ultimi anni, e tuttora in corso. Cosa che gli ha permesso di conservare a lungo quel tipico aspetto da paesino-dentro-la-cittá, col suo labirintico groviglio di vicoli, archi e scalinate che improvvisamente si aprono in deliziose piazzette e cortili....





....Pittorescamente "decorati" dai residenti con piante sedie tavolini e panni stesi ad asciugare, quest'ultimi quasi a toccare terra, come variopinti arazzi (nonéunabruttaparola). Per questo é indicato - senza dimenticare la fondamentale bottiglietta d'acqua, é claro - girare A PIEDI il bairro specialmente alla mattina o al primo pomeriggio, CON LA LUCE DEL GIORNO, per poter godere in tutta tranquillitá di tutti i suoi colori e catturare il maggior numero possibile di particolari (una vera e propria festa per chi ama fotografare).
Come tappa obbligatoria mi sento di consigliare il Miradouro de Santo Estevão...


.....Una vasta terrazza ombrata e silenziosa.....


...Che offre un'incantevole vista sul Tejo e sulla parte bassa del quartiere;


mentre come tappa ma-si-perché-no-anzi consiglio il Museu do Fado (Largo do Chafariz de Dentro n.1, entrata 5 euri)....


....che ospita varia memorabilia (strumenti musicali, vinili, spartiti) e centinaia di opere d'arte legate alla musica tradizionale portoghese, eletta nel 2011 Patrimonio Immateriale dell'umanitá dall'UNESCO. La localizzazione del museo non é un caso, dato che Alfama é "turisticamente" nota soprattutto per essere il cuore pulsante del Fado e in questo senso continua ad essere il luogo piú indicato per chi, disponendo di pochi giorni, vuole ascoltare almeno una volta dal vivo una fadista, magari gustando della buona cucina portoghese, e MAGARI senza spendere una fortuna. Equitivoglio.


Ora, di tascas (trattorie) e ristoranti che offrono concerti dal vivo all'ora di cena ce ne sono millemila, dal piú spelacchiato al piú chiccóso, é solo scegliere. Sebbene l'enorme sviluppo turistico che ha interessato la cittá (e, di riflesso, il quartiere) negli ultimi anni abbia, purtroppo, abbassato un pó la qualitá generale dell'offerta, sia in termini musicali che di comida, e come sempre accade in questi casi fatto levitare i prezzi, senza giustificazione alcuna se non la SPECULAZIONE SELVAGGIA. Che ouh!, un chouriço assadoé pur sempre un salame cotto alla fiamma, mica un salsicciottto di caviale. Digo eu.


Eh va beh, ma il vino???? Guarda che questo alentejano al supermercato lo compro a manco 4 euro la bottiglia, eh?


Poi, pois, obrigado!!!

Per questo in linea di massima, a meno che non veniate pieni di grana - in tal caso buon per voi, sfonnateve - consiglio sempre di EVITARE la cena ad Alfama (il pranzo tutt'altro discorso, vedi voce Tascas, quando c'arriviamo), in ristoranti dal dubbio, se non del tutto ARTIFICIOSO, portuguese flavour. Un buon compromesso é rappresentato da quei posti dove non é obbligatorio cenare, come ad esempio A Bela (Rua dos Remedios n.190, conto 10 euri ca./p).....


...Un'accogliente "tavernetta" dall'ambiente intimo e familiare - ok, é piccolo, mooolto piccolo - che serve appena petiscos (antipasti, spuntini) tipici portoghesi, da accompagnare con dell'ottimo vino locale, como é obvio. L'appuntamento é tutte le domeniche dalle 22 in poi per la Noite de Fado Vadio, "libero", ovvero con ospiti "a rotazione", dove con un pó di fortuna si possono beccare anche fadistas professioniste del calibro di Raquel Tavares o Carminho (che i lettori del BdM hanno conosciuto QUI); il locale non accetta prenotazioni e come ho detto NON È PROPRIO SPAZIOSISSIMO, pertanto andate con un certo anticipo. Chessó io, due o tre ore prima.


Niente paura ragazzi :) Per ingannare l'attesa (e anestetizzare la donna), potete andare a bere qualcosa alla vicinaGinja d'Alfama (Rua de São Pedro, n.12)....


....Piccola ma onesta casa a conduzione familiare dove oltre a provare i vini (consiglio un buon vinho verde fresco) e i tipici liquori portoghesi (tra i quali perlappuntamente la ginja) potete mangiare qualcosa di semplice ma casalingo (imperdibili le petingas e le pataniscas), rimpinzati da un'autentica senhora do bairro....


....Il tutto a prezzi super-popolari e DI FRONTE ai ristoranti che fanno il Fado. D'altronde, se  siete di quelli a cui non interessa proprio la prima fila....

AUMM AUMMA

Dice: e per il post-Fado? Beh, Alfama NON È certo il quartiere piú indicato per trascorrere la notte, nel senso che la cosí detta movida é da tutt'altra parte (ci arriveremo, ci arriveremo). La musica cambia (in tutti i sensi) per le Festas de Lisboa: durante l'intero mese di giugno lenzuola e biancheria vengono sostituiti da festoni, lampadine e palloncini colorati...





....Le stradine, anche le piú nascoste, solitamente calme se non deserte, diventano quasi impraticabili....



....Ma soprattutto il malinconico Fado cede il posto alla goliardica Musica Pimba, bizzarro incrocio di musica popolare e, uh, tunz-tunz che per tutta la durata delle Festas pervade l'intero quartiere, A MARTELLO, quasi 24h non-stop. Ma di questo ne parleremo meglio quando arriveremo alla lettera F :)


ALCANTARA, Miradouro de Saõ Pedro de


Miradouros: uno dei "marchi" della cittá di Lisboa! Ne citeremo di diversi in questa guida ma una visita alla cittá, anche la piú breve, non puó prescindere da questo, sicuramente il piú "turistico" data la sua posizione centrale (Rua de São Pedro de Alcantara), a nord del celebre Bairro Alto; non sará certo il piú "esclusivo", né é sossegado come il Miradouro de Santo Estevão, ma si tratta pur sempre di un'esperienza imperdibile: infatti offre una delle viste piú imponenti....



Sulla Baixa di Lisbona, il Castello e il margine sud del Tejo. Ma la sua unicitá á data soprattutto dal fatto che si sviluppa su DUE livelli....





Per arrivarci, potete prendere dalla centralissima Praça Restauradores l'

ASCENSOR DA GLORIA


....(3,60 euro due viaggi), funicolare funzionante da 130 anni e classificata come Monumento Nazionale. Non aspettatevi peró chissá quale viaggio, eh: in 2 minuti siete giá arrivati; l'esistenza dell'Ascensor é giustificata appena dalla TRAGICA pendenza (superiore al 17%) della Calçada da Glória....





....Mooostruoso salitone di livello olimpionico.
Ora, se volete risparmiarvi i 3,60 euro, ma anche il salitone, potete arrivare al Miradouro anche imboccando verso nord la Rua da Misericórdia dalla celebre Praça Camões. Attenzione, ci metterete un pó di piú ed é in salita pure questa, ma con una pendenza UMANA. No, lo giuro.



AGUARDENTE



D'altronde ci sono diversi sistemi per non sentire la fatica. Eccone uno, per dire.
Chiusura col botto di ogni buon pasto che si rispetti, l'Aguardente, la poderosa "grappa" portoghese, é ottenuta con un procedimento tipco a quello del cognac francese, viene infatti lasciata invecchiare in botti di quercia, dal quale deriva la sua colorazione "bruna" e il suo tipico, uh, aroma. I prezzi variano a seconda della qualitá e, ovviamente, dei posti, ma qualuuunque tasca onesta vi offrirá dell'ottima aguardente intorno alle 1,50 euro al bicchiere. Ora, scherzi a parte, da bere assolutamente come digestivo e MAI come sostanza dopante o, peggio, in seguito a un desgosto de amor.
Che una cosa é il desgosto, una cosa é il DISGUSTO.


Appuntamento tra un paio di giorni con la lettera B per il secondo LONELY MUNDO!
#Siateci! :)

LONELY MUNDO 2 | Lettera B (pt. 1)

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Cari Mundiali, alleluia, l'estate s'avvicina: sará che quest'anno finalmente farete quella vacanza in Portogallo che sognavate da un popó di tempo? Se si, non potete partire senza prima consultare Lonely Mundo, la guida che vi sfata i vecchi miti e ve ne dá in cambio di nuovi su Lisbona! Nel primo post, dedicato alla lettera A, abbiamo tra le altre cose fatto un giro tra i vicoli del rilassato bairro di Alfama, assistito al tramonto sul Fiume Tejo dal silenzioso Miradouro de Santo Estevão e fatto un'aperitivo a base di pataniscas e vinho verde alla Ginja d'Alfama, una delle tascas piú minuscole della cittá; abbiamo poi preso l'Ascensor da Glória dalla centralissima Praça Restauradores e raggiunto il Miradouro de Saõ Pedro de Alcantara, da dove abbiamo goduto di una delle viste piú imponenti sulla cittá; infine, ci siamo fatti un bicchierino, magari due, toh!, tre, siamoinvacanza, con dell'ottima aguardente, per lenire il dolore ai piedi e coinciliare il sonno. Oggi, rinvigoriti da una notte di riposo, proseguiamo il nostro tour lisboeta con la lettera B, allontanandoci dal centro per poi farvi ritorno all'ora di pranzo, quando mangeremo un vero classico della cucina portuguesa!

B

BELÉM, Pasteis de

Lo so, lo so. L'avete letto in tutte le guide e i siti su Lisbona; la vostra amica del cuore, che c'é stata l'anno scorso, v'ha detto che si, c'é da aspettare, ma tesó, guarda, ne vale davvero la pena. Beh, vi ha mentito. Ah!, bell'amica che c'avete. Perché sottoporsi a una fila come questa:



Per mangiare, alla fine, una cosa come questa:



.....No, francamente NON NE VALE LA PENA.



Hai provato ad andare sul tardi?




Come non detto.

Intendiamoci: non che i celebri Pastéis de Belém non siano buoni, eh. Il punto é che NON ESISTONO, o meglio - sono un MARCHIO, non un pasticcino; esistono piuttosto i pastéis de nata, dei quali la premiataditta Pastéis de Belém (Rua de Belém n.84-92) millanta LA PATERNITÀ. Infatti regá: ottimi pastéis si possono trovare praticamente OVUNQUE in città. E lo so che la vostra amica v'ha detto che quelli di Belém sono SPECIALI, lo dicono tutti; dev'essere per via del famoso "Ingrediente segreto" usato sin dal 1837 e tramandato di generazione in generazione da questa omertosa famiglia di pasticcieri.




La veritá é che, per quanto possano essere buoni, seeeecondo me non giustificano un'attesa di un'ora (se vi va di lusso) sotto il sole cocente di Lisbona; non quando disponete di pochi giorni e avete cosí tanti posti da visitare. Rimandate perció il momentopasteldenata© a un altro giorno (ci arriveremo) e, visto che vi trovate nel sbrilluccicoso bairro di Belém....




....Approfittatene piuttosto per visitare due dei monumenti piú emblematici di Lisbona, entrambi fatti costruire da Manuel I, il re che ebbe l'ardire di regalare un elefante albino ammaestrato a Papa Leone X: uno, la splendida Torre di Belém (completata nel 1519)....





...Del quale ho profusamente parlato qui; e due, il sontuoso Monastero dos Jerónimos (completato nel 1544)....





...All'interno del quale sono conservate le salme di tre dei piú celebri SANTINI portoghesi: il navigatore Vasco da Gama, il poeta Luís de Camões e lo scrittore Fernando Pessoa.
Due simboli della ricchezza e del prestigio del quale godeva il Portogallo all'epoca delle Grandi Scoperte, visitati i quali vi sentirete a posto con la vostra coscienza da turista interessato per tutto il resto della giornata; compiuto il vostro dovere, potete cosí dedicarvi con serenitá a attivitá ludico-culinarie quali mangiare, bere e fare shopping.
Ora, per ritornare in centro, prendete l'elétrico15E....



....Dalla fermata praticamente di fronte alla Pastelaria de Belém (a proposito, come stiamo messi a fila?)


LASCIAMO PERDERE -_-

....E scendete solo al capolinea in Praça da Figueira.



Siete arrivati in Baixa! :)



BAIXA de Lisboa




...Nota anche come Baixa Pombalina per essere stata edificata su ordine del Marquês de Pombal in seguito al famigerato terremoto del 1755; situata tra Praça do Comércio e Rossio, é il centro nevralgico della cittá nonché la zona dal piú alto valore commerciale, ricca di edifici e monumenti storici, negozi bar ristoranti e spaccini che cercano di vendervi rosmarino per erba purissima.
Spaesati? Niente paura :) Visto che siamo scesi in Praça da Figueira, un buon percorso potrebbe essere questo:

Rua das Portas de Santo Antão....




...Pittoresca via pedonale costellata da una serie incalcolabile di classici ristoranti-trappolaperturisti: ATTENZIONE a sfiorare soltanto lo sguardo di un cameriere, o SIETE PERDUTI; fiondatevi direttamente nella Taberna do Rossio (civico 18-20), piccola ma onesta tasca dove potete serenamente fermarvi a mangiare un oooottimo


BITOQUE



...Spendendo, bibita inclusa, una media di sole 8-10 euro a persona. Trattasi di un piatto invariabilmente composto da: mastodontica fetta di carne di porco, o vaca, patatine fritte (che qui, #sapevatelo, sono SEMPRE fresche, mai surgelate), insalata di lattuga carote e pomodoro, riso bianco e uovo fritto, il tutto condito con uno speciale molho (salsina) a base di birra e mostarda, leggermente piccante.

Ora, ne converrete, dopo un pranzo del genere ci vuole un digestivo; prima di proseguire con la vostra passeggiata fermatevi assolutamente a bere una ginja, il tradizionale liquore portoghese, alla Ginjinha Sem Rival (civico 7, 1,35 euro a bicchiere)....


....Della quale senz'altro torneremo a parlare una volta arrivati alla lettere G ;)

Qui siete a due passi proprio dalla succitata Rossio, ovvero Praça Dom Pedro IV.......




...Dalla quale potete imboccare la vivace Rua Augusta...




...Via principale della Baixa, altrettanto piena di ristoranti-trappoleperturisti (tanto a noi checcefrega, che stiamo ancora digerendo), che termina nell'imponente Arco Triunfal (1875)...



....Superato il quale siete arrivati nella stupenderrima Praça do Comércio....



...Nella quale vi potete finalmente sedere (ve lo concedo) a contemplare il Fiume Tejo.




Riposatevi, che domani proseguiamo con la lettera B visitando uno dei locali piú celebri della cittá, il mitologico Bairro Alto. INtanto mantenetevi leggeri a pranzo che alla sera - Sietepronti? È arrivato il momento - ci sfondiamo con un delizioso BACALHAU. Credevate mica me ne fossi dimenticato?

Siateci :)

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Lonely Mundo:


LONELY MUNDO 1 | Lettera A 

LONELY MUNDO 3 | Lettera B (pt. 2)

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Meninas e meninos, Benvenuti al terzo appuntamento con Lonely Mundo, la guida turistica che vi prende per mano e vi porta a fare i cicchetti per le strade della cittá piú cool d'Europa: Lisbona! :)
Ora bem, ci sono talmente tante cose di cui parlare con la lettera B che ho dovuto dividere la voce in due parti, che se no vengono fuori certi MATTONI, peggio delle guide vere. Nel precedente post abbiamo visitato il bairro di Belém e scattato una foto ricordo davanti l'omonima Pasticceria insieme a tutti i turisti-zombie-in-fila-per-un-Pastél che siamo riusciti a far entrare nell'inquadratura; abbiamo poi presso l'Elétrico15E fino ad arrivare in Baixa, dove abbiamo mangiato e bevuto comedeiporci con 10 euro a testa e assaggiato quella che probabilmente é la migliore Ginja della cittá alla Ginjinha Sem Rival; infine, ci siamo fatti un altro pezzo di strada a piedi, per digerire, fino in Praça do Comércio, dove ci siamo BUTTATI A TERRA a, er, contemplare il Rio Tejo.
Oggi finalmente andiamo a conoscere piú da vicino il mitico Bairro Alto e la dirimpettaia Bica; per cena, il piatto portoghese per eccellenza! È arrivato il momento, dovetefarlo, non azzardatevi ad andare via senza prima aver mangiato IL BACCALÀ.

B

BAIRRO ALTO


Durante il giorno, per dire, si presenta cosí:


<< Buon pomeriggio, Dona Maria!!! >>
<< Shhhhh, FALE BAIXINHO, che sveglia i vicini!>>

Ma le guide, i blog e i siti turistici di tutto il mondo preferiscono mostrarlo alla notte, cosí:


Un posto dove se vivi al piano terra e apri la finestra corri il rischio che ti scambino il davanzale per un tavolino. Il che, ad essere onesti, corrisponde a veritá: perché il BA non solo é il quartiere in cui si concentra il 70% della movida lisboeta, ma anche quello in cui si riversano il 60% dei regazzini e il 99,5% degli erasmus, questi scostumati.
Ora, se avete letto la mia Breve Storia Illustrata del Bairro Alto, conoscete i particolari: a partire dalla mezzanotte circa, le vie di questo rione popolare - per certi versi fermo al secolo scorso anzi, ormai a due secoli fa - si trasformano in una succursale dell'inferno, girone Vizi e Piaceri:



l'enorme offertaal limite del ragionevole, di bettole pub e locali, i prezzi decisamente popolari (mezzo litro di birra alla spina 1euro e 50cent, uno shot 1 euro), l'ambiente qualunquecosa-friendly e l'incredibile PRESENZA DI FIGA hanno reso il Bairro Alto una specie di enorme calamita, un parque de diversão, un Paese dei Balocchi strapieno di futuri somari con la laurea e un Paradiso Fiscale per tutte le tavernette "improvvisate"


ECCO COS'ERA.

Eppure, il bairro NON È solo questo; e vi consiglio caldamente di visitarlo al primo pomeriggio, dopo che la "solita" grande squadra di spazzini é passata a ripulirlo da cima a fondo e i picciriddi cá a facc'inchiappata possono tornare a giocare per le sue stradine.


Nonostante la sua fama da "villaggio globale", scoprirete un quartiere dall'animo popolare e sossegado quasi quanto Alfamadove antiche mercerie e piccoli artigiani resistono e un manipolo di giovani imprenditori coraggiosi hanno deciso di investire: negozietti di prodotti tipici e capi d'abbigliamento "alternativo", librerie, gallerie d'arte bar e ritorantini, panetterie, parrucchieri, tattoo-shop e finanche - il BdM non riceve alcun compenso per questa pubbllicitá, al massimo qualche birretta - una caffetteria-fumetteria, la bella TascaMastai (Rua da Rosa n.14a)....



....Dove ci fermeremo a mangiare delle bruschette e bere lo Spritz piú buono di Lisbona! Si perché Max e Elisa, i due proprietari, sono italiani e a parte la loro simpatia e professionalitá, 5 stelle le meritano i loro "spuntini" (dalle 4 alle 7 euro) e i loro cocktails (3,50-4,00 euro) tra i quali per l'appunto il celebre aperitivo color rubino e (consigliatissimo) il rinfrescante Hugo, a base di vinho verde e mela; riguardo alla comida, é sempre preparata sul momento dalla dolcissima Elisa, che riesce a trasformare anche il piatto piú semplice (come ad esempio un toast, una torta salata o le succitate bruschette) in una pietanza gourmet!
Se poi come me siete anche fans della Banda Desenhada, questo é decisamente il posto che fa per voi,



perché un'intera parete della Tasca é riservata ai fumetti, con numerosissimi volumi in lingua portoghese inglese e italiana disponibili per la lettura e per la vendita. Il tutto, accompagnato sempre da dell'ottima musica in sottofondo.
Fermatevi a rilassarvi quanto volete, e al momento di pagare il conto ditegli che vi manda il Blog di Mundo, avrete diritto ad un "Ah, ma davvero?" e un SORRISO EXTRA, GRATIS.

Ora, subito appena fuori dal locale guardate alla vostra sinistra: lo vedete quell'arco lá in fondo?




È L'USCITA. Una volta superato, siete fuori dal Bairro Alto. E vi basta attraversate la strada per entrare in...



BICA, Rua da


....Rua da BICA, una lunga strada perdendicolare al Fiume Tejo che taglia perfettamente in due il pittoresco bairro della BICA e all'inizio della quale potete ammirare il mitico Ascensor da, er, BICA...


...Che dal 1892, ed esattamente come l'Ascensor da Glória (ci siamo stati nel primo post, ricordate?), serve un'altro micidiale salitone; anche qui sono 3,60 euro andata e ritorno (pagare e sorridere). Al termine della discesa arriverete in Rua de São Paulo: vale la pena uscire ad ammirare la facciata dell'edificio con la storica entrata dell'Ascensor.... 


Tempo un cigarro, e possiamo tornare in cima: se volete vedere l'altra faccia del Bairro Alto, conviene rimanere in zona; tra l'altro, anche la Bica - che ne é, diciamo cosí, la naturale "estensione" - gode di una buona animazione notturna....


....Con la differenza che qui l'ambiente é piú tranquillo e "diversificato" e la fascia d'etá degli avventori solitamente piú elevata, ragion per cui personalmente la preferisco al Bairro, ma solo perché sono UN VECCHIO BACUCCO.
Divertitevi :)


BACALHAU



Il piatto nazionale per eccellenza, divorato IN QUANTITÁ INDUSTRIALI da tutti i portoghesi sin dal Secolo XIV, epoca delle grandi navigazioni.
Ora, é impossibile elencare l'enorme quantitá di ricette di baccalá che si possono gustare in Portogallo, dove viene cucinato in millemila maniere diverse.... 


NO, DAVVERO.

Quello che posso fare é citare le piú famose, dal bacalhau á lagareiro.....



Al bacalhau com natas.....


....Passando per il bacalhau a brás.....


....E il bacalhau á espiritual;


sebbene il mio preferito rimanga sempre il bacalhau á minhota....




....Ovvero del baccalá fritto in abbondante olio d'oliva insieme a cipolle e patate tagliate a rodelle spesse e servito con le solite DUE olive nere finte di guarnizione.
Il nome del piatto, che si pronuncia piú o meno baccaliau a mignotta, non é - come certi italianinvacanza pensano - dovuto al fatto che il suo profumo ricordi vagamente quello di una passeggiatrice.....
-"...E para a sua senhora?"
-"Ah, lei vuole... Emh... BACCALLAU"
-"Ehehehe. Com certeza. À minhota?"
- "Mignotta sará sua sorella!!!!"


....Bensí al fatto che si tratta di una ricetta originaria del Minho, regione all'estremo nord del Paese. Dove andiamo a mangiarlo???? Ma da Tí Natercia (Rua das Escolas Gerais, n.54) naturalmente, altra minuscola tasca a conduzione familiare....

Anzi, INDIVIDUALE

...Dove é possibile mangiare uno dei migliori baccalá della cittá a prezzi veeeramente modici (15 euro circa a persona, con vino dolce e caffé) in un ambiente "locale" e "casereccio"! Attenzione: CHIAMATE prima di andare (il numero di telefono è 00351.218862133), che i coperti sono appena 15 o giú di lí e trovare un posto a sedere se andate all'improvvisataé veramente difficile! :P


Bene, per questa volta é tutto! Nel prossimo Lonely Mundo passiamo finalmente alla lettera C (sará un lungo viaggio)!!!!
Siateci :)

LONELY MUNDO 4 | Lettera C

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...E dopo circa 10 giorni di pausa, il minimo consigliato dall'Associazione Medici Dentisti per ripulirsi del tutto dal sapore di BACALHAU Á MINHOTA, eccoci finalmente al quarto appuntamento con Lonely Mundo, la guida turistica che vi conduce - con un cavatappi in una mano e uno spazzolino usaegetta nell'altra - per le strade della cittápiúbelladelmondo®: LISBONA :) 
Nel post precedente, il secondo dedicato alla lettera B, abbiamo fatto una passeggiata pomeridiana per le viuzze del celebre Bairro Alto: qui abbiamo conosciuto Max e Elisa, i gestori bolognesi dell'accogliente TascaMastai, dove abbiamo bevuto il migliore Spritz della cittá; piú tardi, abbiamo proseguito in direzione dell'altrettanto pittoresco bairro della Bica, dove abbiamo fatto un giro nello storicElevador; e infine a cena, abbiamo perlapputtamente gustato un ottimo bacalhau á minhota da Tí Natercia, minuscola tasca a conduzione familiare individuale, una referência per tutti gli amanti della cucina tipica portoghese.
Oggi passiamo alla lettera C: preparatevi a un incontro ravvicinato con il... CIELO di Lisbona! :)

CASTELO DE SÂO JORGE


Lo abbiamo giá ammirato dal Miradouro di São Pedro, da Praça do Comércio e mentre passeggiavamo in Baixa: situato nella collina piú alta della cittá, il Castello di São Jorge (Rua de Santa Cruz do Castelo, raggiungibile con l'Elétrico 28) é sicuramente uno dei luoghi piú emblematici di Lisbona, uno dei suoi simboli piú venduti all'estero e in quanto tale visitato annualmente da centinaia di migliaia di turisti, per il suo ENORME valore storico (se la fortificazione "cristiana" risale alla stessa fondazione del Portogallo, nel XII secolo, le mura sulle quali sorge erano giá state occupate e usate come cittadella militare e centro del potere politico-amministrativo da arabi, visigoti, romani, cartaginesi, greci, fenici, elfi, asgardiani)...


....ma ANCHE E SOPRATTUTTO per il fatto di disporre del piú bel miradouro della capitale, grazie alla sua posizione elevata e centrale....


....Che rende possibile una vista (quasi) a 360º sul Fiume Tejo e tutte le restanti colline di Lisbona. Il costo del biglietto d'entrata é di 7 eurocucuzze; compreso nel prezzo, oltre alla visita al castello (e annessi museo e complesso archeologico) c'é per l'appunto QUESTO:


Ovviamente andate di mattina, e portatevi dietro uno zainetto con dei panini e delle bibite; dopo la visita al Castello, potete passare in modalitá ragazzidelmuretto e rimanere tranquillamente a pranzare lí: 


é gratis :)
Ora, guardate dritto davanti a voi, lo vedete quel pirulino lá in fondo?

QUESTO

Ecco, é la stauta del

CRISTO REI


....La risposta portoghese al celebre Cristo Redentor di Rio de Janeiro. Il titanico monumento, alto piú del DOPPIO (28 metri piú 75 di basamento contro i 38 - basamento compreso - del suo omologo brasiliano), domina la collina sovrastante la cittá di Almada, affacciata sull'altra sponda del Tejo...



...Ormai una sorta di "estensione" verso sud della capitale, grazie al Ponte 25 de Abril (del quale abbiamo aaaaabbondantemente parlato QUI). È lí che ci dirigeremo subito dopo aver finito il nostro panino. Perché a 10 minuti di macchina da Almada c'é la bella spiaggia di Costa da Caparica. E almeno un tuffo nell'Oceano dovete farlo. Che tanto avanti che arrivate avete bello ché digerito.


CAPARICA, Costa da


Ora, per sua fortuna/disgrazia Costa de Caparica dispone della più estesa spiaggia di tutto il Portogallo: ben 13 km di lunghezza;


fatto che ha trasformato quello che all'inizio dell'800 era appena "un insieme di pantani, piccoli orti e una manciata di capanne" (cit. Wikipedia) abitate da pescatori in una vivace cittadina di 14mila abitanti e trentoridici mila alberghi discoteche e ristoranti sorta di tempio-scempio del turismo balneare: é questo infatti il posto dove tipotutti proveranno a mandarvi quando arriverete a Lisboa e chiederete di una spiaggia.

E SI VEDE

Ed io non voglio essere da meno, anche perché le strutture e i servizi comunque ci sono E FUNZIONANO e se volete assaporare, come dire, un pó di atmosfera "brasileira", questo é il posto che fa per voi! Va detto inoltre che non tutti i giorni trovate IL PIENONE, eh. 
Per arrivarci con i trasporti pubblici potete utilizzare i traghetti che uniscono Lisbona a Cacilhas e da qui (di fronte al punto di attracco) prendere l'autobus che porta direttamente in spiaggia; esistono anche due linee di autobus (il 153 e il 161 della TST) che, con buona frequenza giornaliera, portano da Lisbona direttamente a Costa de Caparica (prezzo del biglietto circa 4 euro). 
Se invece preferite la calma, e alla parola spiaggia abbinate naturalmente pace e relax, vi conviene spostarvi di un altro pó fino alla tranquilla spiaggia di Fonte da Telha;


per arrivarci potete prendere il....




...Ovvero il Minicombio da Caparica, un trenino turistico che dal 1960 fa la spola (4,50 euro a/r) tra la spiaggia di Costa da Caparica e quella di Fonte da Telha...



....Correndo su rotaie POGGIATE sulla sabbia. Un rettilineo di 9 km con vista sull'Atlantico al termine del quale troverete questo ambientino ad aspettarvi:





...Si, perché la spiaggia é abbastanza afastada da essere frequentata da un famigerato gruppo di sovversivi che promuovono "un contatto diretto con la natura privo di artificiosità e convenzioni sociali", un manipolo di figli del demonio noti come: nudisti. Ora, niente paura, che lo spazio a disposizione é MOLTO e hanno appena una zona della praia riservata a loro: l'innocenza dei vostri figli é al sicuro. E poi che cavolo... Oggiggiorno, due chiappe al vento non fanno impressione a nessuno. Não é?

CARACÒIS


Come non ne fanno due LUMACHE BOLLITE. Almeno, A ME da buon palermitano non ne fanno. Per lungo tempo ho creduto che fossimo gli unici a nutrirci allegramente di babbaluci ma una volta arrivato in Portogallo ho scoperto con mio enorme piacere che vengono preparati piú o meno allo stesso modo e divorati in quantitá industriali anche qui. Non perdeteveli! I caracóis, come vengono chiamati, sono un classico petisco (spuntino, aperitivo) estivo, perfetto per il final do dia in spiaggia, da accompagnare tipicamente con un bel bicchiere di cerveja gelata e magari delle fettine di pane imburrato;



una volta tornati a Caparica (attenzione all'orario dell'ultimo trenino), cercate un posticino qualunque di fronte al mare, ordinatene una porzione intera (circa 6-7 euro, per due persone va piú che bene) e godetevi un romanticissimo tramonto sull'Atlantico.
Voi e le vostre chioccioline.

Son buonissime.

Giuro.

LONELY MUNDO 5 | Lettera D (speciale Rossio)

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Cari Mundiali, prima di cominciare lasciatemi dire un grande: OBRIGADO!!! I "lettori fissi" del BdM (qui a destra trovate l'elenco dei coraggiosi che hanno voluto "metterci la faccia"), ma soprattutto i followers della sua pagina Facebook, aumentano di giorno in giorno  e tutto questo mentre io come al solito LATITO; evidentemente l'interesse per Lisbona e il Portogallo non si é ancora spento (altrimenti perché sareste arrivati qui?), ragion per cui posso continuare seeeerenamente a sparare le mie minchiate. Benvenuti quindi al QUINTO appuntamento con Lonely Mundo, la guida tuiristica che vi da le dritte (e vi fa prendere le storte) su Lisbona.
Nel post precedente, dedicato alla lettera C, abbiamo visitato il mitologico Castello di São Jorge e goduto di una magnifica vista della cittá dall'alto del suo miradouro; piú tardi, abbiamo attraversato in traghetto il Rio Tejo diretti alla Praia da Costa da Caparica, la piú estesa e affollata spiaggia di tutto il Portogallo; dopo una capatina alla vicina - e piú sossegada - spiaggia di Fonte da telha, siamo tornati a Caparica dove abbiamo gustato degli ottimi caracóis, ovvero le LUMACHE BOLLITE.
Oggi, proseguiamo il nostro tour della cittá con la lettera D: uno speciale post "monografico" nel quale approfondiremo la conoscenza di uno dei luoghi piú emblematici della capitale portoghese....

DOM PEDRO IV, Praça


Ora, se ricordate ci eravamo giá passati nel secondo LM, ma cosí, ta-ta, rapidamente - che quel post era dedicato alla lettera B e bisognava dare una volta alla Baixa tutta prima del calar del sole; ma la Praça Dom Pedro IV, meglio nota come Rossio, merita una visita a parte: situata tra i due "margini" ideali del centro cittadino (Praça Marques de Pombal e Terreiro do Paço), questa piazza é da sempre il vero cuore pulsante della Capitale, ragion per cui nei secoli ne ha viste davvero di tutti i colori: giá in periodo romano ospitava un IPPODROMO...



....Nel Medioevo cominció ad essere delimitata da edifici...



....Da allora é stata cornice di mercati, fiere e feste cortigiane.... 



....Processioni, corride, linciaggi ed esecuzioni pubbliche....



....Sfilate militari, manifestazioni e rivoluzioni.



Possiamo far risalire il suo aspetto attuale alla prima metá dell'800:




infatti dopo il terribile Terremoto del 1755, che quasi rase al suolo la cittá, la Baixa di Lisbona viene interamente ricostruita e anche la piazza beneficia di un restyling urbanistico che la rende il "salotto" cittadino per antonomasia; viene costruito il Teatro D. Maria II....



.....E l'antistante area pedonale pavimentata con pietre bianche e nere a formare un motivo ondulante (uno dei primissimi esempi di calçada portuguesa - ne riparleremo);



vengono inoltre collocate le due fontane monumentali.....



....E posta la statua del coraggiosissimo (ma anche paraculissimo) Pedro de Alcântara Francisco António João Carlos Xavier de Paula Miguel Rafael Joaquim José Gonzaga Pascoal Cipriano Serafim, per gli amici D. Pedro IV.....




....28º re del Portogallo e Iº imperatore del Brasile, l'uomo che prima fanculizzó suo padre e il suo Paese d'origine per regnare in un Brasile indipendente e che poi - dopo aver affondato il Paese in una crisi economica e sociale senza precedenti - decise di tornare in Portogallo abdicando dal trono in favore di suo figlio Pietro II....


...Che all'epoca (1831) aveva appena cinque anni, ma evidentemente doveva giá cavarsela meglio di lui con la politica interna.

Ma comuuuunque; negli anni successivi la piazza, da "salotto" qual'era....


....Subí un cambiamento "in negativo", diventando il Terminal di metá dei tram della cittá....



....Fino a trasformarsi nella seconda metá del 900 in un, uh, PARCHEGGIO A CIELO APERTO.





Fortunatamente, grazie al desvio dei terminal (ora divisi tra le adiacenti Praça Martim Moniz e Praça da Figueira), e soprattutto ai recenti parcheggi sotterranei, abbonadanti in questa zona, la piazza ha ritrovato la sua funzione da passeggiata....



...E oggi, McDonald a parte, é piú simile alle sue origini di quanto non lo fosse fino a 40 anni fa; costellata di negozi, ristoranti e café storici (la maggior parte dei quali mere trappole-per-turisti, vi ho avvertito), ed esposta per gran parte della giornata alla mitica Luz de Lisboa, la piazza é una delle migliori "terrazze" per godersi un pó di atmosfera cittadina, magari durante una sosta tra una tappa e l'altra; provarepercredere: basta sedersi in una delle sue panchine, magari con un bicchierino (o una bottiglia, checcefrega) di ginja in mano - presa, of cousenella vicina Ginjinha Sem Rival - e lasciarsi rapire dall'incessante vai-vem di turisti e residenti, studenti e venditori ambulanti, artisti di strada, taxisti, semplici curiosi e, er, spaccini... Che, se siete dei buoni osservatori (ma certo che si!) vi fornirá una fedele panoramica di quella che é la fauna di questa meravigliosa cittá.

E a proposito: sappiate che all'altezza del civico 115 avete a vostra disposizione uno.... SPECCHIO PUBBLICO. In alto porta la dicitura: "Componha o nó da sua gravata" ("Aggiusti il nodo della sua cravatta"); una maniera un pó criptica ma educata per dire che a furia di guardare gli altri ci si dimentica spesso di dare "un'occhiata" a se stessi.



Ora, giusto per rimanere fedele ai post precedenti: se volete rimanere a pranzare nei paraggi vi consiglio di fiondarvi senza indugio nella piccola ma onesta Adega Rossio; ma prima, perché no, passate dallo specchio a fare una "panoramica" di voi stessi. Ecco, lo sapevo, l'ultimo bicchiere era di troppo.

Appuntamento al prissimo Lonely Mundo con la lettera E

Come sempre... Siateci :)


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Lonely Mundo:

LONELY MUNDO 1 | Lettera A




LONELY MUNDO 6 | Lettera E (speciale Elétricos)

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Cari Mundiali, bentornati su Lonely Mundo, la rubrica del BdM che vi dice l'essenzialeinvisibileagliocchi su Lisbona. Dopo il post precedente, esclusivamente dedicato alla centralissima Praça Dom Pedro IV (per gli amici Rossio) proseguiamo con questa "formula" monografica concentrandoci su uno dei piú noti simboli della cittá: IL TRAM! Mezzi di trasporto ecologici e "popolari" per eccellenza, gli elétricos sferragliano per la capitale portoghese da piú di un secolo e sono da allora il GIOCATTOLO PREFERITO dei turisti, ragion per cui riuscire a prenderne uno durante la stagione estiva equivale a vincere al lotto. Per due, anzi tre settimane di fila. Ne sanno qualcosa i poveri "residenti" (me compreso), che restano mezzorate alla fermata con settordici sacchi della spesa per poi vedersi sfrecciare davanti una carrozza di SCIMMIE URLATRICI.
Esistono soluzioni a questo ODIOSO problema? Esistono, esistono. 


Non necessariamente TANTO radicali. Vamos lá!


Elétrico 28


Non possiamo che cominciare dal mitico elétrico 28, (croce e) delizia di grandi e piccini, indicato dalla Rough Guide to te World come una delle 1000 esperienze di viaggio piú importanti del mondo ("1.000 ultimate travel experiences"); infatti solo prendendolo potrete provare la gradevole esperienza di viaggiare enlatados como sardinhascon 35 gradi all'ombra, guancia a guancia con quello che di meglio l'umanitá puó offrire, tra un manipolo di ultras spagnoli, giapponesi ipertecnologici, italiani chiaccheroni e tedeschi al profumo di birra.
Ouh!, é per questo che alle fermate c'é sempre una fila lunga 2 km e mezzo.


Oltre al fatto, certo, che il suo percorso é IL PIÙ LUNGO E SUGGESTIVO di tutti: Da Estrela a Graça, passando per la Baixa, il panoramico Largo das Portas do Sol e l'Alfama, il 28 "copre" invero l'area piú squisitamente turistica della cittá, ragion per cui é quotidianamente preso d'assalto da centinaia di visitatori che spesso dimenticano che NON si tratta di un trenino fatto apposta per loro, quanto piuttosto della principale (in certi casi unica) maniera di TORNARE A CASA di una sostanziosa fetta della popolazione.
In questa PROMISCUITÀ, tra l'altro, si corre il rischio di venire a contatto, SENZA ACCORGERSENE, con uno dei temibili CARTEIRISTAS....





....I "topi da elétrico", abilissimi a sfilarti telefonino, portafogli e altri preziosi mentre tu, stordito dall'alito del tedesco accanto a te, cerchi di allungare il braccio fuori dal finestrino per fotografare fuori. Qualunque cosa ci sia.
O mentre, stremato dopo un'ora di fila sotto al sole, riesci finalmente a salire.   


Ora, esiste un modo di evitare tali inconvenienti, dall'alitosi del vicino al borseggiatore? In veritá, ne esiste piú d'uno. Conservate le vostre cose SEMPRE nella tascadavanti dei pantaloni o in un altro luogo difficilmente "accessibile" (unico limite la fantasia); optate per un viaggio in orario "serale" (il 28 delle 20 circa, un must); o, last but not least, PRENDETE UN ALTRO TRAM, eccheccavolo.

Che non é che siccome gli altri sono meno "famosi" non siano altrettanto piacevoli da prendere, eh. Anzi. 




Si si! Prendete la seguente scena, ad esempio, osservate che pace, che armonia:


li vedete questi signori, giovani e anziani, residenti e turisti, comodamente seduti a godersi il viaggio come SIGNORI e non come PENDOLARI di Trenitalia???? 


Sapete perché sono cosí sereni? Perché hanno preso l'...

Elétrico 25


...dal percorso un pó piú breve ma, come vedremo, non certo privo di "suggestioni" e bellezze: si parte dal Campo das Cebolas (giusto "ai piedi" dello storico quartiere di Alfama), di fronte alla cinquecentesca Casa dos Bicos, oggi sede della Fondazione José Saramago....


....Si prosegue in direzione alla splendida Praça do Comércio, dove possiamo ammirare l'Arco Trionfale da un lato....


...E il fiume Tejo dall'altro;


passiamo poi dalla Piazza del Municipio .....


....Prima di introdurci nel popolare quartiere di São Paulo e nell'altrettanto pittoresco Santos, dove ha sede il Museu Nacional de Arte Antiga; da lí "scaliamo" la collina della Lapa fino alla barocca Basilica da Estrela....


.....E l'omonimo Giardino (aperto tutti i giorni dalle 7 alle 24):


5 lussureggianti ettari di verde rigoglioso.... 


...E oche FAMELICHE;


continuamo a "salire" in direzione a Campo de Ourique (il miglior bairro di Lisbona, secondo la rivista Monocle): il percorso termina a Prazeres, con CAPOLINEA proprio DI FRONTE ALL'ENTRATA DEL CIMITERO....

DAJE

Scherzi a parte, personalmente consiglio una visita al Cimitero Monumentale di Prazeres....



...Che oltre ad essere un vero e proprio museo a cielo aperto, custodisce le ceneri del nostro Antonio Tabucchi, compianto "zio" di tutti gli italiani perdutamente innamorati di Lisbona, tanto da non volerla lasciare nemmeno da, er, morti.

E comuuuuuunque. Ci sarebbe anche l'Elétrico 15, ma questo riservatelo per quando andrete a Belém (vd. Lonely Mundo 2). Piuttosto, c'é ancora una maniera per evitare file, carteiristas, rumori e ODORI molesti. Questo:

L'elétrico AFONSO 


È bene ricordare infatti a tutti i turisti in cerca di sferraglianti emozioni che l'unico VERO tram turistico (che segue, cioé, un itinerario turistico e pertanto NON viene utilizzato dagli indigeni) é il famoso elétrico vermelho, ex numero 355, oggi noto come 7 Colinas, per gli amici Afonso Costa, "in onore" all'omonimo politico repubblicano (tre volte Primo Ministro) che nel 1915, mentre vi viaggiava, spaventato dal chiarore provocato da un corto circuito si buttó dal finestrino pensando di essere vittima di un attentato.
Ne uscí fuori con un brutto trauma cranico.

Divenendo lo zimbello di tutta la Prima Repubblica.



Afonso sta sempre posteggiato in Praça do Comércio, pronto a ricevere flotte di turisti.






Cheddite, lo verniciamo di giallo?


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Lonely Mundo:

LONELY MUNDO 1 | Lettera A


Sui tram puoi leggere anche:

Festival Vilar de Mouros | Il Woodstock portoghese

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Il 15 agosto 1969, 46 anni fa esatti, nella cittadina rurale di Bethel, nello stato di New York, iniziava il mitologico Festival di Woodstock3 days of Peace, Rock Music e, non ci facciamo mancare niente, ellesseddícomesepiovesse. Quello che le decine di libri e documentari dedicati al "piú grande evento hippie mai realizzato" oggi non raccontano é che appena 2 anni dopo, nel 1971, in Portogallo nella minuscola aldeia di Vilar de Mouros (un'ora circa a nord di Porto), dove la cosa piú vicina a un allucinogeno vista fino ad allora era il vino della taverna giú in piazza, ebbe luogo il Festival de Vilar de Mouros: "2 dias (che 3 son troppi, nonesaggeriamo) de paz, amor, e liberdade" IMPENSABILI per quei tempi, e non solo perché in Portogallo, cosí come negli USA, i CAPELLONI erano amati come si possono amare delle ZECCHE; ma soprattutto perché in Portogallo, a differenza degli USA, vigeva una DITTATURA quasi quarantennale.
Come hanno fatto i circa 30mila (secondo la questura) partecipanti al festival a godersi tranquillamente l'evento senza essere presi tutti a MANGANELLATE IN TESTA dalla famigerata PIDE, la polizia del regime?

IL FESTIVAL


Un problemino "secondario" che questi due baldi ggiuovani, che si apprestano ad entrare al festival con una damigiana di vino allucinogeno in mano, facendosi strada tra le VACCHE, non si sono posti. Come non se lo sono posti le migliaia di "excêntricos portugueses, bem como muitos hippies estrangeiros" che insieme a loro hanno invaso il piccolo paesino di Vilar de Mouros sin dall'alba di giorno 15, desiderosi di trascorrere due giorni all'insegna della buona musica e soprattutto "expressar uma nova ideia", lontana anni luce dal perbenismo e dalla repressione che il Portogallo, ma anche (in maniera differente) le restanti nazioni occidentali stavano perpetrando ai danni di una gioventú sempre piú "consapevole", che non si imbarazzava di fronte a niente e nessuno.




Primo del suo genere ad essere organizzato in Portogallo (oggi, come abbiamo visto, l'unico imbarazzo é quello della scelta), il Festival di Vilar de Mouros presentó un "alinhamento musical variado".....



....Che comprendeva artisti nazionali e internazionali, tra musica popolare, Fado, pop e rock, sebbene il ruolo di "special special guest" spetta sicuramente ad Elton John, che quell'anno pubblicava giá il suo sesto album


Ora, vuoi che questo non facesse piacere ai rigidi censori dell'Estado Novo? Aaaaaivogliate! Tanto che, esattamente come succede oggi, chevelodicoaffare, tra le migliaia di avventori al festival, travestiti da hippies capelloni e maleodoranti c'erano infiltrati anche diversi agenti della Polizia di Stato, che attraverso un relatório escrito (recentemente desclassificato), forniranno al Governo un fazioso, ma tutto sommato realistico, resoconto dei fatti. #Vediamocelo.


L'ESTADO NOVO SI FA LE CANNE


Come abbiamo visto nella prima parte della nostraBreve Storia Illustrata della Rivoluzione dei Garofani, nel 1968 la guida del Portogallo era passata sotto le mani di Marcelo Caetano, che "ereditava" la pesante macchina dell'Estado Novo dopo gli anni del "leader supremo" Antonio de Oliveira Salazar, che ancora oggi si rivolta nella tomba a causa di Vilar de Mouros.



Fatto sta che, morto Salazar, Caetano decide di modernizzare un pó il Paese, e tra i suoi "miglioramenti legislativi" (che oggi vengono raggruppati sotto l'egidia di Primavera Marcelista) c'é anche quello di una maggiore "apertura" alle restrizioni della Censura, il che si traduce anche in un "lasciapassare" per l'organizzazione del Festival che, comunque, continua ad essere CONTROLLATO dai suddetti agenti della PIDE, terrificante POLIZIA SEGRETA del Regime che aveva ricevuto "formazione" nientepopódimenoche dalla CIA.....



....E aveva come obiettivo piú o meno dichiarato lo spionaggio dell'intera popolazione portoghese, in territorio nazionale cosí come nelle Colonie.

Ora, che cosa avranno mai riportato questi INFAMI al Governo? Ecco il reconto piú o meno integrale, tratto dall'originale relatório della PIDE, e tradotto da me medesimo per tutti i figli dei fiori del Duemila troppo impegnati a dire OH OH per imparare il portoghese:

<< Informazione n. 226.C.I.(I)
Distribuzione: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministerio dell'Interno, Ministerio dell'Educazione Nazionale
Oggetto: Festival musicale "Pop" a Vilar de Mouros

(....) Giorni prima del festival sono stati distribuiti nelle strade del Paese e nelle strade spagnole e francesi dei volantini che chiedevano agli automobilisti di offrire un passaggio agli individui (nel testo originale, NdM) che si dirigevano al festival"




Il primo giorno, lo spettacolo é comiciato alle 18 e si é prolungato fino alle 4 di mattina del giorno seguente. L'organizzatore ha anunciato che sono stati venduti 20mila biglietti (....) Uno dei cantanti, Elton John, ha causato una brutta impressione (tra il pubblico, NdM) con i suoi modi superbi e le sue esigenze: automobile di lusso, appartamenti di lusso per se stesso e il suo staff (....).....




Il recinto del festival era (appena una, NdM) griglia metallica.
La notte del 7 c'erano svariate migliaia di persone e molta gente ha dormito al'addiaccio, raccolta in coperte e nella MAGGIORE PROMISCUITÀ. Tra le altre cose, c'erano:
Bambini con lo sguardo fisso indiferenti a tutto;


Gruppi di adulti a fare il girotondo manomanuzza;



.....Un ragazzzo coi pantaloni sotto al culo.....



....un soggetto (in originale nel testo, NdM) talmente drogato da da dover essere trasportato da (altri due) per entrambe le braccia....


....Relazioni sessuali sotto la coperta proprio sotto la zona PIÙ ILLUMINATA.... 


....Soggetti (ancora una volta, in originale nel testo, NdM) che correvano nudi gridando....



....E file enormi (...) per il bagno, sebbene ci fosse chi "se aliviasse" all'interno del  recinto...



...Porcherie di tutti i tipi per terra (resti di cibo, fango, urina) e persone BUTTATE nei dintorni.

La popolazione del paesino e di tutta la Regione, fino a 30 km da Vilar de Mouros, era visibiulmente "revoltada" conto i capelloni e alcuni addirittiura gridavano:



....Sono stati visti alcuni a mangiare CON LE MANI e a pulire le dita nei capelli >>.

Cose che fanno un pó schifo anche a noi smaliziati festivaleiros del Terzo Millennio, del tutto impreparati a  << (...) Tutta quella multitudine di affamati, senza risorse per comprare generi alimentari di prima necessitá, come se si trattasse di una invasione di cavallette >>.

Forse.

Via, alzi la mano chi non é stato un pó cavalletta in vita sua.

LONELY MUNDO 7 | Lettera F

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L'estate sta finendo? Ma quando mai. Qui a Lisbona é appena cominciata: a tre giorni dall'inizio di settembre la capitale portoghese é letteralmente invasa dai turisti, e pare aver toccato il picco di visite, in barba all'antico quanto TRAGICO assioma secondo il cui "Io vado in ferie a fine agosto, c'é meno ressa". Poveri illusi. Ecco quindi che, come abbiamo visto nel post precedente, l'Elétrico 28 somiglia sempre di piú al mitico pulmimo delle gite scolastiche, quando si andava in viaggio distruzione (senza apostrofo) e c'era sempre il rischio di partire in 25 e, uh, tornare in 26. Almeno. Ad ogni modo, questo significa che c'é ancora tempo e voglia per un nuovo post di questa prima fortunata "stagione" di Lonely Mundo, che terminerá proprio a fine settembre per riprendere - se Dio vuole (e perché non deve volere?, digo eu) l'anno prossimo circamenoquasi a maggio. Força então, proseguiamo con la lettera F concentrandoci su due veri e propri "brand" della cittá: il Fado, la musica popolare portoghese recentemente assurta a Patrimonio Immateriale dell'Umanitá dell'Unesco, e la Feira da Ladra, sorta di "Mercatino delle Pulci" lisboeta; il luogo dove tutto, ma proprio tutto il patrimonio MATERIALE dell'umanitá é venduto, vendibile e CONTRATTABILE.

Fado


Come abbiamo visto nella nostra Breve Storia Illustrata del Fado, nonostante sia nato come genere di "nicchia", anzi di zecche, il Fado é ormai una delle ricchezze di questo Paese: a dispetto dei "puristi", che ne compiangono le radici "povere" e tavernare, la Canção de Lisboa si é ormai abbondantemente "borghesizzata" e ha valicato i confini del Paese alla conquista del "mondo esterno", dove é riconosciuta come Genere a sé, finalmente libero di scorazzare fuori dalla gabbia della World Music. Che, obiettivamente, le va stretta.
Dice: ah, ma allora i fadisti di oggi saranno anche un pó piú allegri, no? Certo, e gli elefanti volano.





A parte certe rare esperienze (come questo celebre pezzo della giovaneAna Moura, per citarne uno recente), la caratteristica principale del Fado é sempre stata e continua ad essere la malinconia, la Saudade, quel struggente desiderio di raggiungere o possedere qualcosa (o qualcuno) che é assente o lontano, e non si puó afferrare, né tantomeno stringere o trattenere, come un... Come un... Come un elefante che vola, carámba.



è, di fatto, l'orchestra di malefici elefanti rosa che suona imperterrita una nenia....



.....Che, complice la bottiglia di vinho tinto che ti stai bevendo, ti trascina a forza per i capelli in quell'angolo sperduto dell'anima dove UNA MONTAGNA DI GHIACCIO ALTA COME L'EVEREST, nel pieno della sua millenaria ERA GLACIALE, miracolosamente comincia a sciogliersi.


E tu cominci a piangere come un vitello orfano, mentre ordini un'altra bottiglia di vino e senti l'incontenibile desiderio di telefonare a mamma per sapere come sta.

Fermo restando che una Noite de Fado é una delle esperienze secondo me imprescindibili di una visita a Lisbona.... beh, se tanta commozione non vi spaventa, c'é solo da scegliere; le Casas de Fado - ristoranti tipici che offrono Fado dal vivo all'ora di cena - sono innumerevoli, per lo piú sparse nei quartieri storici come AlfamaMouraria e Bairro Alto. Ma attenzione perché, come si diceva quil'enorme sviluppo turistico che negli ultimi anni ha interessato la cittá (e, di riflesso, questi quartieri) ha purtroppo abbassato la qualitá generale dell'offerta - sia in termini musicali che di comida  - e come sempre accade in questi casi fatto levitare i prezzi, senza giustificazione alcuna se non la SPECULAZIONE SELVAGGIA. Che ouh!, un chouriço assado é pur sempre un salame cotto alla fiamma.....



Ora, se non volete che il conto vi faccia piangere piú dello stesso Fado (occhio, che qui ci si gioca le riserve di ghiaccio dell'INTERO PIANETA), é bene che scegliate attentamente dove andare; non vorrei che vi ritrovaste intrappolati in ristoranti del genere del Clube de Fado (foto sopra); o, peggio, del Senhor Vinho....



....Che si autoproclama "A grande Universidade do Fado" (per via del fatto che vi si sono "formati", tra gli altri, artisti consacrati come Mariza Camané), anche se i prezzi che pratica non sono proprio quelli di una mensaparliamo infatti di circa 40-50 eurocucuzze a testa. VINO ESCLUSO. Per una cena che, seppur buona, francamente non supera quella delle piccole tascas a conduzione familiare individuale. Certo, i musicisti sono bravissimi e la decorazione molto portoghese, ma la gestione é TROPPO turistica - ragion per cui il posto, con quasi 40 anni di etá, oggi ha perso gran parte del suo fascino e della sua genuinitá. 

Per questo, a meno che non veniate pieni di grana (in tal caso buon per voi, sfonnateve) evitate questo genere di posti e optate per una casa dove non é obbligatorio cenare o, al massimo, in una con un accettabile rapporto qualitá-prezzo (che in questo caso significa bell'ambiente, buona cucina, bravi musicisti e sale q.b.).

Abbiamo giá parlato ad esempio de A Bela (Rua dos Remedios n.190, conto 10-12 euro ca./p).....


...Un'accogliente "tavernetta" che serve appena petiscos (antipasti, spuntini) tipici portoghesi, da accompagnare con dell'ottimo vino locale, como é obvio. L'appuntamento é tutte le domeniche dalle 22 in poi per la Noite de Fado Vadio, "libero", ovvero con ospiti "a rotazione", dove con un pó di fortuna si possono beccare anche fadistas professioniste del calibro di Raquel Tavares o Carminho; il locale non accetta prenotazioni ed é piuttosto piccolo, pertanto andate con un certo anticipo. Chessó io, due o tre ore prima.
Stesso discorso per la Tasca do Chico al Bairro Alto (Rua Diário de Notícias n.39, tra le 8 e le 12 euro ca./p).....



....Altro posto piccino picció dallo spirito "informale", anzi, vadio, dove oltre a arzilli VECCHIETTI DI 90 ANNI e altri "amatori" potete avere il culo di ascoltare professionisti riconosciuti se non addirittura MOSTRI SACRI come Sua Maestá il Re in persona Carlos Do Carmo (é successo pochi giorni fa!).
Le notti di Fado sono tutti i lunedí e mercoledí a partire dalle 22: anche qui, il consiglio é quello di ACCAMPARVI FUORI DALLA PORTA due ore prima :D

Vale sicuramente la pena aspettare un pó per assaporare dei VERI piatti tipici accompagnati da dell'ottimo vino a un prezzo UMANO e godersi lo spettacolo in un posto dove tutta (o gran parte) dell'atmosfera "popolare" del Fado ancora resiste inalterata.

Ah, non dimenticate i fazzoletti.






Feira da ladra


C'é qualcosa di più allegro e pittoresco a Lisboa che andare il sabato mattina alla Feira da Ladra? Il celebre mercato en plein air dove anticamente le donne andavano a rivendere - o svendere - quello che i mariti avevano rubato il giorno prima? Risposta: no.
È per questo che dovete andare, con l'animo assai zingaro, a passeggiare tra la miriade di oggetti antichi quanto assurdi, se non assolutamente inutili che riempiono le bancarelle.
Tra una lavatrice (funzionante) degli anni '70 e un I-Pad (scassato) dell'anno scorso, ogni settimana alla feira è possibile trovare tutto e il contrario di tutto, a prezzi veramente ridicoli. E per tutto intendo:

Fumetti vintaggi
Cavalli a dondolo del quindicidiciotto.

 
Centinaia di vinili
Nonnine che vendono i dvd zozzi
 
Riproduzioni tarocche dei quadri di Frida Kahlo e altri celebri pittori
 
Spade appartenute allo Zar Nicola
Pc del paleolitico (inferiore)
Il set completo dell'Allegro Chirurgo
Tutti i libri di Josè Saramago
Il baule porta-ossa della Famiglia Addams
La ROBBA usata
...Come ad esempio i pantaloni degli Hobbit che per
metterli devi essere anoressico
(e per questo si vendono a 50 centesimi al pezzo)
 
Vasto assortimento di pupazzetti 

....E di, uh, ECCENTRICI.

Il posto é il Campo de Santa Clara, nella piú alta collina della cittá, giusto "sopra" Alfama; per arrivarci potete prendere il famigerato elétrico 28 dal centro in direzione Graça (boa sorte!).
Appuntamento a metá settembre per l'ultimo (per ora) appuntamento con Lonely Mundo.

Chevelodicoaffare... Siateci :)


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Lonely Mundo:

LONELY MUNDO 1 | Lettera A

LOLELY MUNDO 5 | Lettera D
LOLELY MUNDO 6 | Lettera E

Sul Fado puoi leggere anche:

Breve Storia Illustrata del fado (pt. 1)
Breve Storia Illustrata del fado (pt. 2)

Mia sorella si sposa (ed io sono pronto)

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Ora, certamente mi darete ragione; anche nella vita di un Mundiale, essere antropologicamente apolide, libero e indipendente per eccellenza - l'unico capace di mancare a 4 compleanni di famiglia su 5 e scoprire, tra l'altro con scarso interesse, di avere un (altro) nuovo cugino solo quando questo frequenta giá almeno il terzo anno di liceo - esistono legami imprescindibili; vi sono cioé delle persone che nonostante il suo irrefrenabile sentimento di LALALALALALALALANONVIVEDONONVISENTO, riescono a perforarne l'individualismo quasi patologico fino a ricordargli che, si, alla fin fine é uno come tutti gli altri; che nonostante possa vivere abbastanzabenenoncemalegrazie ovunque, nutrirsi di bacche e dormire tranquillo anche arrotolato in una coperta spelacchiata sotto un albero nel bel mezzo di una selva oscura, che la diritta via era smarrita... Beh, che non c'é niente come casa e come la propria famiglia, l'unica - non dimentichiamolo - capace di perdonare 4 assenze (ingiustificate) su 5 e mesmo assim farti passare l'anno. 
È un ragazzo intelligente, ma non s'impegna. Avrei da ridire su questo, ma mi prendo il complimento e - come si dice - civediamoasettembre.


Sticá, perché mancano due giorni a settembre, e il prossimo finesettimana mia sorella, la mia sorellina, si sposa; se fossi riuscito a lanciarla dalla veranda - come ho provato a fare una volta quando avevo circa 7 anni - oggi non dovrei preoccuparmi di fare la figura del Gran Fratello Maggiore Della Loggia Del Sud davanti a, uh, tutti i millemila invitati al suo grosso grasso matrimonio greco. Anzi, SICILIANO....



...Cosa che - mi darete ragione anche qui - sprofonderebbe nel panico galoppante qualunque mundiale, anche il piú mondano, quello che mancava a 4 compleanni su 5 ma almeno mandava un sms. Bontá sua.

Anche perché saró uno dei testimoni, mica fischiett'. Io, il fratello intelligente che non s'impegna, e per questo - pur di non far tardi al lavoro - s'accontentava di PERNOTTARE in macchina a Piazzale Giotto...
con vista sulla cirvollazione

...E come sveglia si affidava agli uccellini. Uscite tanto intelligenti che se oggi l'intelligenza servisse a far carriera, le includerei nel mio Curriculum Vitae. Ma viviamo nell'epoca di Linkedin, e due-tre parole-chiave bastano e avanzano. Per fortuna.

Peró é pur sempre mia sorella che si sposa; voglio dire, MIA SORELLA. SI SPOSA. Non mancherei per nulla al mondo, perché é uno dei miei legami imprescindibili e perché alla fin fine, ouh!, giuro non avevo veramente intenzione di buttarla giú dalla veranda. Vá, scherzavo. Mi rubava le attenzioni. Volevo solo spaventarla.



Per questo oggi scendo a patti col MIO spavento. Respiro profondamente, preparo le valigie, prendo l'aereo (anzi, GLI AEREI - a quando un diretto Sicilia-Portogallo? Impegnatevi, ó intelligentoni), mi vesto - anzi, mi travesto - di tutto punto....



....E scendo a Palermo per il mitico matrimonio di mia sorella, sanguedelmiosangue, creatura dolcissima e FORTISSIMA che non solo é intelligente, ma s'impegna anche - eccome se s'impegna. Non per dire, é rimasta a farsi 5 compleanni su 5 nonostante l'aria post-atomica che si respira a Palermo e un fratello maggiore mundiale che spesso manco si ricorda di mandare un sms. Eppure, non sono forse io quello che a furia di dormire sotto un albero ha piantato un seme (scusa Martim, é solo una metafora)????

Per questo, non solo in virtú del legame familiare, ma anche e soprattutto del profondo rispetto che nutro per lei, sono fiero e orgoglioso di farle da testimone (e di portare come avvocati la Senhora e il Bebé Mundo).
È un onore per me stare al suo fianco in un giorno tanto importante, e spero di ricordarmi i nomi di tutti e trentordici i cugini nati durante la mia assenza.



Infine, con i poteri concessomi dalla Loggia di cui sopra, benedico e accolgo a braccia aperte questo COGNATO che é tanto, ma tanto un bravo ragazzo (ti tengo d'occhio), prova ne é il fatto che riesce a mantenere una media di compleanni familiari ben piú alta della mia, segno che deve amare veramente tanto Claudia.

Io, credetemi, non ho ne ho mai dubitato: se c'é una coppia che MERITA un matrimonio, siete voi; respiro profondamente, preparo le valigie, prendo GLI aerei, mi travesto e - ta-daaaan! - sono lí, con voi, vengo a testimoniare questo evento meraviglioso.

Basta che non mi chiedate mai di ricordarmi i compleanni.

Vi scongiuro.

LONELY MUNDO 8 | Lettera G (speciale Ginjinha)

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I lettori abituali del BdM giá lo sanno; per chi si fosse sintonizzato solo ora, #sapevatelo: Lisbona é la cittá piú bellerrima del mondo, Lonely Mundo é la guida che vi aiuta a godervela come un crotalo al sole. Come annunciato nel post precedente, questo é l'ultimo appuntamento con questa "incarnazione" della rubrica, che per restare in tema (coi crotali, intendo) va in letargo durante la stagione invernale per tornare intorno a maggio dell'anno prossimo, proseguendo ovviamente l'attuale numerazione (e, uh, "letterazione"?). Questo mi dá circamenoquasi 8 mesi di tempo per pensare cosaddiavolo mettere nella lettera H. Per il momento, concentriamoci sulla G; G come Ginjinha, é claro, il celebre liquore color rubino diventato ormai un ex libris della capitale portoghese.

Ginjinha


È il liquore "popolare" per eccellenza, ottenuto attraverso un infuso di amarena (ginja) misturato con aguardente, la famigerata grappa portoghese, e zucchero. Consumata in quantitá industriali dai lisboeti, per i quali rappresenta un vero e proprio "rito" legato al final de tarde (un pó come il nostro aperitivo), viene tradizionalmente servita in bicchierini di vetro (e adesso anche di plastica - ah!, il progressocom elas ("con loro", ovvero con frutta)...




.... O sem elas (senza frutta), grazie a un rapido quanto sapiente "dosaggio manuale" del, uh, ginginharo, che avvalendosi semplicemente di UN TAPPO...



....La versa di un sol colpo nel bicchiere, riempiendolo fino all'orlo. Cosa che a dirla pare facile ma, credetemi, non lo é. Voglio dire, provate a osservarlo mentre lo fa.



Esattamente come aviene per il Fado, nessuno sa chi ne sia l'inventore né quali siano esattamente le sue origini; le prime notizie del suo consumo risalgono al secolo XVII, epoca nella quale era servita nei salotti bene delle "classes burguesas".



Poi, come sempre succede, si é "democratizzata" diffondendosi nelle taverne della cittá fino a diventarne la "bevanda ufficiale".

Oggi sono poco piú di mezza dozzina i posti dove la ginjinha si consuma come da tradizione, e appena due le casas"storiche", allo stesso tempo produttrici, tra l'altro l'una a pochi metri di distanza dall'altra, ragion per cui potete approfittarne per fare un mini-tour della ginja e decidere voi stessi qual'é la migliore. D'altronde, per quale tifo io dovreste giá saperlo.


Non per niente é "Sem rival", senza rivali :)

Entrambe si trovano in Baixa (vd. Lonely Mundo 2), a due passi dalla centralissima Praça Dom Pedro IV, nota anche come Rossio (vd. Lonely Mundo 5).
La prima é A Ginjinha.....



....Al civico 8 del Largo de São Domingos, sicuramente la piú antica tra le due (ha aperto le porte nel 1840); la sua marca, Espinheira...



....Fu la prima ad essere commercializzata, sebbene il fatto che il suo fondatore (un monaco galiziano di nome Francisco Espinheira) ne sia anche l'inventore é una mera LEGGENDA: come ho detto, nessuno sa chi fu il genio.
Ma a questo piccolo buco di 3 metri quadrati non interessa certo smentire: seguendo ciecamente quanto scritto nelle guide, infatti, centinaia di turisti si accalcano ogni giorno alla porta rimanendo botte di mezzora in fila per gustarne il liquore.


Un pó meno "turistica", ma altrettanto affollata, é la quasi dirimpettaia Ginjinha Sem Rival (una cinquantina di metri piú avanti, in Rua das Portas de Santo Antão n.7).


...Che produce e rivende l'omonimo liquore.

Nei tre formati "Regular", "Medium" e "Discretomaconclasse"

Di qualche decennio piú recente dell'altra (1890), ne condivide le caratteristiche "popolari" e le dimensioni "ridotte": lo spazio all'interno é lo stesso, se non addirittura un poco piú esiguo di quello de A Ginjinha, ragion per cui il tratto di strada di fronte (una zona pedonale, per fortuna) é costantemente popolato da avventori tutti col tipico bicchierino in mano...

Anche nei giorni peggiori

Eccolo il vero salotto cittadino, frequentato soprattutto da indigeninel quale ci si ubriaca mentre si disquisisce sul tempo, l'arte, la storia, l'economia e le piú strambe teorie del complotto. Qui, esattamente come in un elétrico 28 esageratemente pieno, si puó incontrare e conversare in un sol colpo con portoghesi, tedeschi, francesi, giapponesi e spagnoli, grazie alle miracolose proprietá di questa Ginjinha che con un bicchiere ti rilassa, con due o tre ti incoraggia, dal quarto in poi ti trasforma in un perfetto falador di ESPERANTO. È questo un luogo dove ci si puó veramente "mischiare" al tessuto sociale della cittá e senza manco rendersene conto conoscere e scattare selfie con trentordici persone diverse nel giro di pochi minuti.


L'unica vera controindicazione della ginjinha é la sua VISCOSITÀ. Cosí come l'unico vero problema sia arrivare a berla senza prima IMPIASTRICCIARSI TUTTE LE DITA, poiché durante il luuuungo cammino dal bancone della taverna all'esterno, solo L'EQUILIBRISTAPIÙABILEALMONDO potrebbe non versarne nemmeno un goccio.
Nonsosemispiego.

D'altronde, non é carino bere senza prima fare un brindisi.
Roba che anche se quando arrivi sei cosí:



.....Finisci sempre per andartene cosí:



ALLA SALUTE!!!! :)


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Lonely Mundo:

LONELY MUNDO 1 | Lettera A

LOLELY MUNDO 5 | Lettera D
LOLELY MUNDO 6 | Lettera E

LONELY MUNDO 7 | Lettera F

Lisbona vista attraverso le copertine dei dischi | Pt. 1: anni 60-70

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Lisbona, s'é detto l'anno scorso, é la 23ª cittá piú fotografata al mondo; addirittura la 9ª, se restringiamo il ranking alle sole capitali. Figura inoltre al 33º posto delle cittá con piú, er, selfie. I motivi di questa presenza nelle classifiche MUNDIALI dello scatto (e dell'autoscatto) sono molteplici, riassumibili nel semplice quanto incontestabile fatto che da qualunque lato la si guardi offre UN GRAN BELLO SFONDO. Il che ci conduce drittopédritto al tema di questo post. È infatti nelle vesti di "scenario" che da anni la capital alfacinha compare nelle copertine di decine e decine di dischi, soprattutto di Fado, che come sappiamo ne é l'incarnazione musicale. Tipicamente alle spalle del fadista di turno come una sorta di "habitat naturale", o da sola, mostrata in piccoli scorci o ampie vedute in quanto musa ispiratrice, Lisbona é la vera protagonista di queste copertine alle volte splendide, a volte pacchiane, a volte LoLlossissime.
Vamos lá então! Cominciamo da quella che sicuramente é la Golden Age della, uh, lisboamania nelle cover: gli anni 60 e 70.


"Sou triste", sono triste.



Te lo dice Gabriel Cardoso, mentre si trascina a fatica sulle scalinate di un lussureggiante Miradouro de São Pedro de Alcantara colorato con Photoshop trent'anni prima di Photoshop.



"È perché sei brutto", gli risponde Carlos Gonçalves col suo capello alla James Dean, ritratto nello stesso Miradouro mentre punta due turiste francesi, strategicamente appoggiato alla celebre mappa d'azulejos...



....Che aiuta a identificare alcuni punti della cittá.



Fernanda Maria, tuttora ricordata come una delle grandi signore del Fado, ammira invece il panorama dal Miradouro de Santa Catarina, guardando in direzione alla statua del Cristo Rei, in un periodo in cui ancora si poteva fare senza INCIAMPARE con gli occhi nel nuovo mastodontico edificio dell'EDP.


Ancora nessun rischio ecomostro, per fortuna, per lo splendido Miradouro das Portas do Sol...



...Dal quale si affaccia, in una mattinata autunnale col suo completo color caldarroste, una giovane Tereza Siqueiramadre della ben piú nota (almeno all'estero) CarminhoDietro di lei, dominata dalla cupola del Panteão Nacional, si estende la collina che ospita lo storico bairro di Alfama.




Sa troppo d'estate invece questo capolavoro naïf che porta il nome di Vitor Santos, del quale peró non sono riuscito a reperire alcuna notizia in rete (se qualcuno ci puó ragguardire, ci ragguardisca pure). Siamo nel cuore d'Alfama, per la precisione nella Calçadinha de São Miguel, ai piedi del celebre arco.


Come potete vedere, la stradina é rimasta pressoché la stessa, salvo per una mano di vernice alle pareti e una potatina all'albero. L'elemento curioso é la ragazza, che con quel cappello, il vestitinodamare e i sandali fricchettoni potrebbe tranquillamente essere una turista come se ne vedono a migliaia (diosialodato) ai giorni nostri a Lisbona. Che le lisboetas in giro vestite in quel modo NON CI ANDAVANO MICA. Oggi (sempresialodato) si, ma a quell'epoca no di certo. Perció dico é una turista, magari passata di lí per caso e convinta a posare per la foto, che negli anni 70 mettere una donnina sexy nelle cover dei dischi, cosí, solo perché cce piace, era tipo una cosa NORMALE.


O magari era solo un manichino, preso in prestito da Zara?



Si, guardando bene la posizione, non c'é dubbio, direi che si tratta proprio di un manichino.




"Férias em Portugal / Holiday in Portugal", consiglia spassionatamente il celebre compositore tedesco Bert Kaempfert. Il nome non vi dice niente? Oh, é semplicemente l'autore di una delle piú celebri melodie della storia della musica.

QUESTA.

La copertina ritrae in tutta la sua amenintá il bel Miradouro de Santa Luzia...



...Con vista sull'onnipresente fiume Tejo e il bairro di Alfama, dal quale spicca la facciata della Igreja de Santo Estevão.


Stessa location, ma diversa angolazione, per "Canta Lisboa" di Francisco José, che i lettori piú attenti del BdM ricorderanno per la struggente Recado a Lisboa, inclusa nel post dedicato alle 10 piú belle canzoni su Lisbona.



Dello stesso artista pubblico anche questa copertina nella quale vediamo il campanile della suddetta chiesa di Santo Estevão dall'alto di uno dei vicoli/scalinata di Alfama: una veduta senz'altro meno turistica e piú "intimista", come se ne possono godere SOLO girando a piedi per il quartiere (avete letto Lonely Mundo 1, si?).


"Marchas de Lisboa 1973" di Dina Do Carmo presenta una vista notturna di Piazza Martim Moniz e del Ponte 25 de Abril, fotografati - se non vado errato - dal Miradouro da Graça.


La Banda da Carris, orchestra della storica compagnia di trasporti pubblici lisboeta, ci lascia invece uno scorcio vintage di Praça dos Restauradores.


Ada de Castro per il suo "Fados" opta per una bella cartolina del quartiere della Mouraria (che é stato per il Fado un pó quello che il Bronx a New York é stato per il Rap) sovrastato dall'inconfondibile silhouette del Castelo de São Jorge.



Ed é nel miradouro del castello che, intanto, Paco Bandeira con le ascelle e le mani sudate si offre generosamente per una foto (e un'insolazione) con vista sulla Baixa.


Preferisce restare all'ombra (in tutti i sensi) Vicente da Camara, che per il suo "Fados" sceglie una foto del mitico Elevador da Bica.



Torniamo alle belle statuine con 
César Morgado, fotografato mentre fa una passeggiata col vestito della domenica nel Parque Eduardo VII in Praça Marques de Pombal.


Maria José da Guia ritratta davanti al secolare Mosteiro dos Jerónimos a Belém. Complimenti al fotografo che é riuscito a farcelo entrare, nonostante la sua TESTA.

Mentre il PREMIO SIMPATIA va senz'ombra di dubbio alla donna-piú-fonata-del-mondo Zelinda Isabel


Anche di lei, purtroppo, non sono riuscito a trovare nessuna info in rete.... Qualcosa peró mi dice che non era di Lisboa, forse nemmeno portoghese (sicuramente non una portoghese "europea"). Guardatela, in perfetta mise da turista, col suo completino alla marinara, l'orologino da polso lillipuziano, il cappello di paglia, i sandali; a una foto con la vera Torre di Belém (appena pochi metri piú avanti) ne preferisce una con un disegno. 


Cosí, solo perché cce piace.

Carne de porco à alentejana (versione Blog di Mundo) | Tutorial veloce

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Cari mundiali é il momento di invitare un'altra cavia a cena. Perché dopo le arancine di baccalá e le lasagne di, uh, baccalá, oggi torniamo a pasticciare allegramente con la cucina portoghese e quella italiana. Vittima della nostra sperimentazione (oltre, é ovvio, alla cavia) questa volta é la Carne de porco à alentejana, uno dei piú celebri piatti della gastronomia portoghese, originario della regione dell'Alentejo ma diffuso un pó in tutti i ristoranti del Paese. Come abbiamo visto nel primo post dedicato alle meraviglie della cucina lusitana, trattasi di una sorta di spezzatino "mari & monti" fatto con cubetti di carne di maiale, aglio, coriandolo, pasta di peperoni rossi, vino e ameijoas, ovvero VONGOLE. E accompagnato con patate fritte. Vá, una cosina leggera.
Noi ne faremo come sempre una versione "all'italiana", togliendo qualche cosa, aggiungendone di altre, ma restando - vedrete - abbastanza fedeli alla ricetta originale.
Força, então! Tirate fuori il Master Chef che é in voi, indossate grembiule e cappello, aprite porte e finestre, sparate a palla il vostro disco preferito e via!!!

INGREDIENTI





Per la nostra carne de porco à alentejana "italiana" ci servono (x2 pp):
  • 1 chilo di carne di maiale tagliata a cubetti
  • 600 grammi di vongole
  • 4 spicchi d'aglio grandi
  • 1 cipolla media
  • 3-4 foglie di alloro
  • Sale grosso
  • Olio d'oliva q.b.
  • Concentrato di pomodoro q.b.
  • Pepe (o peperoncino) q.b.
  • Basilico q.b.
  • 0,5 litri di vino da tavola bianco
  • Olio per friggere
  • 250 grammi di pasta tipo sedani rigati o spaghetti
Ora, prima di cominciare.... Come potete vedere rispetto alla ricetta originale abbiamo fatto 3 grandi sostituzioni, che poi sono quelle che danno un tocco "italiano" al piatto. Innanzi tutto, abbiamo messo il caro, vecchio basilico al posto del famigerato coriandolo....


....Detto anche prezzemolo cinese, la spezia piú difficile da digerire AL MONDO.
In secondo luogo, al posto della massa de pimentão (una pasta di peperoni rossi leggermente piccante)...


....Abbiamo del concentrato di pomodoro insaporito con pepe (o peperoncino, fate voi); il motivo principale di questa sostituzione é che in Italia NON si trovano vasetti come quelli che mostro nella foto qui sopra; parliamo infatti di un condimento tipico portoghese (che peró ha origine nelle ex colonie). I mundiali di buona volontá possono provare a farlo in casa, ma ouh!, é anche vero che stiamo "italianizzando" il piatto.
Tant'é che, infine, al posto delle patate fritte a cubetti.....




...Abbiamo la PASTA. Io ho usato sedani rigati (preferisco la pasta corta), ma sicuramente ci stanno anche gli spaghetti.


PREPARAZIONE

Prima di tutto, lavate e rilavate BENE le vongole.



N'ata votaMais uma.
Fatto? Bene. Mettetele da parte e passate alla carne. SCATAFOLLATE in una terrina capiente i cubetti di carne cruda e conditeli col sale grosso....



....L'aglio sminuzzato...



...Tre bei cucchiai di concentrato di pomodoro con pepe o peperoncino....


(io ho utilizzato una massa de pimentão fatta
in casa, gentile omaggio della Suocera Mundiale)

...Due cartoncini di vino da tavola bianco....



....E le foglie d'alloro.




Mescolate bene il tutto e lasciate "riposare" per, diciamo, almeno un'ora.






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PAUSACIGARRO



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Fase due.
In una padella fate riscaldare un fondino di olio per friggere...



Quando l'olio sará caldo, cominciate a friggere la carne a fiamma bassa....


...Aggiungendo di tanto in tanto un pó di sughetto.....



....Fino ad ammorbidirla completamente (non importa che sia del tutto cotta). Mettete da parte, padella UNTA compresa, che tra un pó ci serve. Prendete piuttosto una cassuerola come questa....




..Mettete un fondino d'olio d'oliva a risacaldare, poi buttateci dentro la carne fritta, il resto del sughetto e le vongole....



...Mescolando energicamente e lasciando cuocere tutto l'insieme a fiamma bassa fino a quando le vongole e la carne non saranno completamente cotte.



Intanto, BUTATTE LA PASTA e, mentre cuoce, sminuzzate il basilico.



Quando la massa é al dente, scolatela e fatela saltare nella padella che abbiamo utilizzato per friggere la carne, insieme alla cipolla.



Quando sará pronta, non resta che guarnire sia la pasta che la carne col basilico fresco, impiattare, et voilá.



BOM APETITE! :)

Le fantastiche avventure de O CORVO | Ep. 5: Il nemico nell'ombra

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È tornato!!! Pensavate (o forse speravate) che me ne fossi dimenticato? Che mi si fosse, haivistomai, rotto lo scanner? Nem por isso. Che ci crediate o meno (ouh!, anch'io stento a crederci), c'é uno zoccolo ticinese di lettori del BdM che ancora vuole sapere comeváffinire. Perció vamos lá, non prima del micidiale RIASSUNTONE delle puntate precedenti: Lisbona (non) puó dormire sonni tranquilli; ritrovata la sua bicicletta Robim, Vicente alias Il Corvo riprende la sua crociata dei poveri contro il crimine. E i piccioni. Ma un nuovo arcinemico, il terrificante POSTEGGIATORE ABUSIVO, flagello dell'umanitá, trama nell'ombra la sua dipartita; il che vuol dire che il nostro eroe, che continua a ignorare le avances della darkettona Joana, rischia di morire vergine.
Forza allora: tappiamoci il naso e tuffiamoci senza paura in un nuovo schioppetante episodio de... O CORVO, il primo supereroe lisboeta!!!!



Na na na na na na na na na na na na na na na....



LE FANTASTICHE AVVENTURE DE
O CORVO

Capitolo V
Il nemico nell'ombra
Testi, disegni e colori di Luís Louro
"Adattamento" de Il Blog di Mundo
Tratto dal volume O CORVO - O REGRESSO,
1a edizione, ottobre 2003, Edições Asa.
© Luís Louro e ASA Editores, S.A. - Portugal




Alcune notti dopo il primo, INVOLONTARIO scontro col temibile Posteggiatore Abusivo, il Corvo torna a pattugliare i vicoli di Alfama...



Quale migliore occasione per sperimentare la nuova << corvo-cintura con arma anti-piccione>>?




"PAF"! Uno in meno. Ma ecco che un espediente narrativo vecchio come il cucco, un rumoresospetto© proveniente da un tetto vicino, attira l'attenzione del nostro eroe....



...Che subito si lancia in sella alla sua Robim per investigare...



...Ignaro del fatto che poco piú sotto qualcuno lo sta osservando!


È LUI! Il perfido Posteggiatore, con in mano un cacciavite punta phillips utilissimo per svitare viti a stella e rigare le portiere delle macchine.

Il Corvo intanto é atterrato sul tetto, dove trova un uomo intento ad armeggiare su una colonnina elettrica.


<< Bene bene.... Ci mettiamo a rubare energia, eh? Attento a te BANDITO! >>.


<< Macchéminghiadici? >>, gli risponde quello, << Io sono Battista l'elettricista e qui c'é stato un corto circ.... >>, << Zitto e SPARISCI, prima che ti faccio un occhio nero >>, ribatte il Corvo.


<< Mavafántoculo!!! Non mi pagano abbastanza per questo>>. Giustamente.


Tocca quindi al nostro "competente vigilante" mettere le mani al "sistema" per sventare quella che << poteva essere una nuova catastrofe>>.


<< Ok ragazzi, qui tutto in ordine.... Non c'é bisogno che mi ringraziate>>. << Ringraziarti? MA È IL TUO LAVORO!!!>>, rispondono dalla centrale, pensando di parlare con Battista, che a quest'ora é giá in taverna coll'amici.


<< Dobbiamo abituarci all'ingratitudine delle persone, Robim>>, dice il Corvo mentre s'allontana.... Giusto in tempo per evitare un nuovo faccia-a-faccia col malefico Posteggiatore....


.....che nel frattempo é riuscito a raggiungere il tetto. 



<< Bah... PETARDI.... La gente dovrebbe essere piú responsabile; maneggiano cose che non capiscono e poi succedono le disgrazie>>.


Quant'é vero!!!!



(ancora altri) 10 musicisti portoghesi che dovete assolutamente conoscere (pt. 1)

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Vá, ma allora siete de coccio. Nonostante qui sul BdM abbia presentato aaaalmeno una quarantina di gruppi e solisti portoghesi (spulciate tra i link a fine post per una ripassata), c'é ancora chi mi scrive chiedendomi: Ouh!, Ma in Portogallo suonano solo il Fado? Certo. Un pó come noi c'abbiamo solo la Pausini, Ramazzotti e la loro interminabile stirpe di cloni. Scenari da romanzo distopico per fortuna lungi dall'avverarsi, anche se negli ultimi tempi in Italia stanno affinando le tecniche e c'é chi dice che per il 2030 Ramazzotti, oltre ad essere il nome di un cantante e di un amaro, sará un diffuso intercalare, un'espressione colloquiale al pari di cioéminchia e ma vieni. Ramazzotti, che botta ho preso ieri sera. C'hai la macchina nuova? E stí ramazzotti.
Ma comuuuuunque. Siccome l'argomento mi piace, ecco una nuova lista di musicisti portoghesi che dovete assolutamente conoscere; altri 10 band e/o solisti che, insieme agli altri presenti nei post precedenti, dovrebbero dimostrare definitivamente l'eterogeneitá e la vivacitá della scena musicale lusitana, una delle migliori in Europa secondo i siti e le riviste specializzate.
Altri 10. E sono CINQUANTA.




Guta Naki





Cominciamo dai giovanissimi Guta Naki, trio attivo dal 2008. Il loro é un pop elettronico dai toni languidi, caricato d'atmosfere sognanti, addirittura adolescenziali, nel senso piú struggente del termine: non é difficile individuare nella loro musica, e nei loro testi (opera della cantante Cátia Pereira), quella dolce inquietudine da sbarbi di pazienziana memoria che a me, eterno fan di libri come Due di due e Anima Mundi, personalmente garba parecchio. L'Arte, sembrano dirci i Guta Naki, serve a rivelare un mondo interiore ricco e complesso altrimenti destinato a morire, inespresso, dentro ognuno di noi: tracce come Quando me for, Terra de Ninguém e Loseyland sembrano pescate direttamente da questo oblio malinconico a forma di cameretta per bambini.

I ragazzi hanno edito due album, l'omonimo Guta Naki(2010) e Perto Como (2014), dal quale ci andiamo ad ascoltare il primo singolo estratto Ainda não sei



"Perchè il freddo, quello vero, sa essere qui, in fondo al mio cuore di sbarbo" (cit., r.i.p.)



PZ



Ed é proprio alla mitologica etá di 16 anni, rintanato nel suo quarto, la sua cameretta a prova d'adulto, che PZ (al secolo Paulo Zé Pimenta) comincia a fare musica, con computer, sampler e sintetizzatore. La sua é un'elettronica caseira, ma ben confezionata, in bilico tra Dance, House e Hip Hop, che assegna ai testi ironici, dissacranti e (a un primo ascolto) non-sense quell'ermetismo tipico dell'etá piú difficile, ma anche piú bella. Ecco quindi l'altra faccia della medaglia: vivere in una dimensione propria, esserne consapevoli e prendersi (e prendere) allegramente per il culo.
Dopo gli album Anti-corpos(2005) e Rude Sofisticado (2012), l'anno scorso PZ s'é trasformato in un fenomeno virale grazie a pezzi meravigliosamente ridicoli come Croquetes ("Que se foda o bacalhau!") e Cara de Chewbacca, che da soli povrebbero bastare a farsi un quadro piuttosto completo del suo stile; noi invece ce ne andiamo ad ascoltare un'altra, Neura, contenuta nell'ultimo disco Mensagens da Nave-Mãe, uscito da pochi mesi.


Giusto per confermare che possiamo pure prenderla a ridere, e ridiamo allora, ridiamo quanto vi pare, ma crescere vuol dire abituarsi a fare i conti con la nevrosi. 



Ornatos Violeta


Abbandoniamo la filosofia spicciola, ma soprattutto sintetizzatori e campionatori, e proseguiamo con una band di rock "classico", gli Ornatos Violeta. Nati nell'ormai lontano 1991 (bei tempi!), sono ancora noti per essere uno dei gruppi simbolo del "rinascimento" della musica portuguesa. E questo nonostante abbiano prodotto appena due-dischi-due in venti e passa anni: l'iconico Cão (1997) e O monstro precisa de amigos (1999), quest'ultimo considerato come uno dei migliori album di Rock português di sempre. E proprio da O monstro... ci andiamo ad ascoltare la celebre Ouvi dizer, miglior canzone portoghese dell'anno 1999 secondo la rivista Blitz.



Ufficialmente "sciolti" dal 2002, continuano a far sospirare migliaia di fan. Nel 2012 si sono giá riuniti per due storici concerti nelle piú prestigiose sale del Paese: il Coliseu de Lisboa e il Coliseu do Porto. E c'é chi é pronto a scommettere che a breve torneranno con un disco nuovo.
Chi vivrá vedrá (cent'anni di salute a tutti).



Peixe:Avião


Nel frattempo ci pensano una serie di band rock piú "giovani" a mantenere viva l'attenzione sul genere; tra questi i Peixe:Avião, con tre album (40.02 del 2008, Madrugada del 2010 e l'omonimo Peixe : Avião del 2013) all'attivo, sono senz'altro tra le piú interessanti: il gruppo di Braga é sicuramente un gruppo rock "contemporaneo" (per capirci, ascoltatevi un pó Quebra), vicino in quanto a sonoritá ai Radiohead, dei quali non possiamo riconoscere l'influenza, ma che conserva un'innegabile spirito "portoghese", forse in virtú della malinconia dei testi, molto poetici, o magari solo per i temi affrontati, che riportano immediatamente alla tradizione popolare: se potessimo (e perché non potessimo?) parlare di rock-fado, penso che i Peixe:Avião ne sarebbero i principali esponenti.
Ho scelto per questo post Avesso, tratta dall'ultimo album.



Uno dei loro pezzi piú allegri, tra l'altro.



Diabo Na Cruz


Rianimiamoci, e concludiamo questa prima parte del post con i Diabo Na Cruz, band che sin dalle origini mistura sapientemente rock e musica popolare portoghese (esemplare in questo senso é Dona Ligeirinha, il pezzo che li ha portati al successo) e che, per sintetizzare, potremmo definire pop-folk - a molti non piacciono le etichette; a me, perlomeno quando si parla di musica, si.
La loro discografia conta finora 3 album: Virou! (2009), Roque Popular (2012) e l'omonimo Diabo Na Cruz (2014), dal quale ci andiamo ad ascoltare Siga a rusga:



Un pezzo che sá d'estate, vino pane e caciotte, campagne assolate e festazze paesane.
Piú portoghese di cosí! :P


Appuntamento daqui a dois dias per la seconda parte!
#Siateci! ;)


_____________________________________ 
Maismusica:

Le 5 piú belle canzoni sul Portogallo

Le 10 piú belle canzoni su Lisbona

(ancora altri) 10 musicisti portoghesi che dovete assolutamente conoscere (pt. 2)

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Cari mundiali, bentitrovati! :)
Si diceva, nella prima parte del post, di come tuttora nel2015signoramia molti italiani continuino a pensare che in Portogallo si suoni solo il Fado. La colpa é loro, che nel2015signoramia non hanno ancora imparato a utilizzare Google. E un pó anche dell'enorme esposizione internazionale del genere, dal 2011 assurto a Patrimonio Immateriale dell'Umanitá dell'UNESCO. Una visibilitá che la restante scena musicale del Paese manco si sogna, anche se negli ultimi anni le cose stanno sensibilmente cambiando e, almeno per la stampa specializzata, la scena portoghese é riconosciuta come una delle migliori in Europa. Qui sul BdM questo lo abbiamo sempre saputo (date un'occhiata ai link a fine post per un refresh) e oggi con questi altri 5 artisti speriamo di provarlo definitivamente.
Il che non significa che l'argomento é chiuso; semplicemente, il prossimo che mi scrive chiedendomi Ouh!, Ma gruppi portoghesi non di fado? verrá bandito dai mundiali e messo alla gogna sulla pubblica piazza virtuale per 3 giorni e 3 notti.
Vamos lá!



JP Simões



È uno dei cantautori piú celebri in Portogallo, l'uomo col nome di un whisky j&p Simões, effettivamente noto per i suoi testi al, er, profumo d'alcool. All'insegna della miglior tradizione romanticagenio e sregolatezza convivono nella sua musica, che potremmo definire un misto di euforia, nostalgia e disillusione post-sbornia, ma senza mal di testa, che il vino - portoghese dop, ovviamente - era di ottima qualitá.
Dopo un'esperienza decennale in gruppi quali Belle Chase Hotel, Pop Dell’Arte e Quinteto Tati, nel 2007 esordisce col suo primo, bellissimo album solista, 1970, secondo il mio parere - che vale quanto quello di un tavernaro - uno degli album portoghesi piú belli di sempre (#accattátivillo). Con sonoritá che rimandano veeeeelatamente 


(anzi VEEEELOSAMENTE) 

alla musica popolare brasiliana, é un disco effetto polaroid, straordinariamente vintage, con quella bella samba malinconica, che Mario fammene un'altrochega de saudaGI, a realidaGI é que sem ela não há paz.
A 1970 seguono Boato (2009), album antologico dal vivo, Onde Mora o Mundo (con Afonso Pais, 2010) l'ultimo Roma (2013), considerato dalla critica il suo miglior lavoro; cantato in portoghese, inglese, francese e italiano (La strada), é un disco stimolante e musicalmente piú vario dei precedenti: alla Bossa Nova e alla Samba si uniscono i ritmi africani, la Chanson francese, il Glam Rock, il Jazz. L'ironia e il cinismo (Rio-me de Janeiro, Samba radioactivo) restano invariati. Il vino buono non invecchia mai.

E proprio da Roma ci andiamo ad ascoltare Gosto de me drogar....


....Grazie alla quale capiamo che alla fin fine (e non poteva essere altrimenti) l'alcool non é che un rifugio come un'altro da una realtá violenta e opprimente.



Corvos



Proseguiamo con i Corvos, band nata come quartetto d'archi che suonava "rock strumentale" e successivamente apertasi alla voce e alle percussioni, cosa che secondo il mio solito inutilissimo parere, ha un pó snaturato il loro stile, perculiarmente incentrato sui virtuosismi di violino e violoncello.
In questo senso i loro album migliori restano il disco d'esordio Corvos Visitam Xutos (1999), dove rivisitano il repertorio del gruppo rock Xutos e Pontapés (prima o poi dovremo parlare anche di loro!) e il successivo, bellissimo Post Scriptum (2001), dove reinterpretano grandi classici di Kurt Weil, The Doors e Nirvana, tra gli altri. Seguono Corvos 3 (2003), dove appaiono i primi temi originali, The Jinx (2007), Medo (2010), e Corvos Convidam, uscito quest'anno.
Qui, siccome siamo a casa mia, ci fermiamo al 2001 e ci andiamo ad ascoltare la bella Futuro que era brilhante (ancora una cover di un celebre brano dei XeP):



Voi fate un pó come vi pare.



Donna Maria


Torniamo alle atmosfere elettroniche con i Donna Maria, band che unisce samplesstrumenti acustici, soprattutto tradizionali, come la chitarra portoghese e l'acordeão, ovvero la fisarmonica. Il risultato é una sorta di Trip Hop-Fado, simile a quello dei "cugini" A Naifa (del quale abbiamo giá parlato qui) ma con un registro sicuramente piú pop, che ne ha fatto il gruppo piú scelto per le colonne sonore delle famigerate telenovele portoghesi. Tanto per capirci, andatevi un pó ad ascoltare la sensuale Quase Perfeito.
Dopo l'esordio nel 2004 con Tudo é Para Sempre, nel 2007 pubblicano Música Para Ser Humano, il secondo album. È dell'anno scorso invece Três, dal quale ci andiamo ad ascoltare Fado fatal...



.....Che piacerá senz'altro a tutti i fans dei Gotan Project!

Linda Martini

Ora, i Linda Martini. Considerati come una delle migliori band del panorama rock nazionale, hanno all'attivo tre EP (Linda Martini del 2005, Marsupial del 2008, Intervalo del 2009) e tre album: Olhos de Mongol (2006), il bel Casa Ocupada (2010), sicuramente uno dei piú bei dischi rock portoghesi di sempre, Turbo Lento (2013). Rock alternativo, post-rock, "rock emozionale"? Ancora una volta le etichette servono a definire ma non a esplicare quella peculiaritá nel sound che, parafrasando un certo disco, potremmo chiamare "il lato saudadoso della luna", ovvero quella "portoghesitá" che volente o nolente traspare da TUTTI i gruppi portoghesi, persino nelle chitarre distorte e nell'energia quasi punk di molti pezzi dei LM, dove é onnipresente quel desassossego tipico dell'anima lusitana. 
È veramente difficile scegliere un pezzo, perció andatevi a ascoltare As putas dançam slows e Amigos mortais, o ancora Este mar, e poi tornate qui, per chiudere in bellezza con Adeus Tristeza, rifacimento di uno dei pezzi piú celebri di Fernando Tordo...


....QUEL Fernando Tordo che abbiamo conosciuto (e amato) qui. Tra Tordo e i LM, potremmo dire, c'é un abisso. Loro stessi smentiscono.

Gaiteiros de Lisboa

....In chiusura, una vera e propria istituzione; l'unica band con lo statuto di "Grupo de Manifesto Interesse Cultural" attribuito dal Ministero della Cultura portoghese; alzatevi dal divano e tirate via il casaco, che tra poco ci facciamo una bella sudata con gli adrenalinici Gaiteiros de Lisboa! Gruppo che si diverte (e si vede) a reinventare costantemente la musica tradizionale portoghese con un'apertura e una fantasia veramente fuori dal comune (molti degli strumenti che usano sono inventati e assemblati da loro stessi). La loro é Folk, perché attinge profondamente dalle radici musicali del Paese; ed é World, perché queste radici le contamina con influenze che ci conducono in Europa e nel mondo intero, costruendo un universo di possibilitá, che possiamo esplorare nella loro applaudita discografia, da Invasões Bárbaras (1995) a Avis Rara (2012), passando per Bocas do Inferno (2007) e Sátiro (2006).
Anche in questo caso mi é veramente difficile sceglierne una. A titolo puuuramente illustrativo, scelgo Lenga lenga, tratta dal primo album. Via con le danze!




Breve Storia Illustrata dell'incontro tra Fernando Pessoa e Aleister Crowley (pt. 1)

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Cari mundiali, benritrovati! :)
Tornano a grande richiesta, dopo quasi un anno (vá, come passa il tempo!) d'assenza da queste pagine, le Brevi storie illustratate del BdM. Mandate a letto i bambini, perché stavolta ci occupiamo di una delle vicende piú torbide della storia portoghese recente, esplorando il legame tra due delle personalitá piú controverse e discusse del XX secolo, Fernando Pessoa Aleister Crowley. Il primo, notoriamente uno dei maggiori poeti di lingua portoghese e (fatto un pó meno noto) grande appassionato di occultismo; il secondo, esoterista britannico considerato uno dei maghi piú potenti della storia moderna, autosoprannominatosi LA BESTIA, eroinomanefonte di ispirazione per il satanismogrande appassionato di, uh, Magia sessuale. Un curriculum di tutto rispetto che oggi non gli impedirebbe di aspirare ai piú alti veritici politici ma che all'epoca (parliamo della prima metá del Novecento) non ne faceva esattamente un vicino desiderabile. Nei circuiti letterari e nelle "alte sfere fashion" al contrario, Crowley era popolarissimo. Nel 1930, guarda caso dopo essere stato cacciato dall'Italia, la Bestia giunse a Lisbona per conoscere personalmente Pessoa, colui che con la sua conoscenza iniziatica era stato capace di sorprenderlo.
Cosa si sono detti, e cosa hanno fatto? Perché Pessoa lo aiutó a inscenare il suo suicidio? E soprattutto, avrá Crowley apprezzato la ginjinha?


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ANTEFATTO: Pessoa e Crowley prima dell'incontro a Lisbona



La nostra storia comincia nel marzo 1920 nei pressi di Cefalù, in Sicilia, dove Crowley - all'epoca giá noto nell'ambiente esoterico come il fondatore della dottrina di Thélema - dá vita ad un, er, esperimento sociale fondando l'Abbazia di Thélemauna sorta di comune ante-litteram dove passa a vivere insieme a molti suoi seguaci.
L'Abbazia - una casa isolata, situata allora come adesso alla periferia della cittadina siciliana - 



é circondata da un alone di segretezza che ne alimenta la fama di luogo destinato alla celebrazione di messe nere; la presenza di donne e bambini nel gruppo alimenta tra la popolazione locale le più svariate voci su riti orgiastici, uso di droghe e, addirittura, sacrifici umani.
Tutte dicerie, ovviamente, che Crowley si stava appena godendo la villeggiatura.

Le voci sempre piú insistenti allarmano la polizia (siamo nei primi anni dell'era fascista) la quale, dopo varie indagini, il 13 aprile 1923 ordina l'espulsione di Crowley dal territorio italiano giustificandola, piú che con le sue "scandalose" abitudini, con una presunta attività antifascista, dato che la sua dottrina anti-reazionaria e anti-clericale non poteva che rivelarne le simpatie COMUNISTE. Il che, per il Regime, era peggio che SATANISTE.

I suoi seguaci vengono invece totalmente ignorati dal Partito che prevede, a ragione, che si eclissino da soli. Privi del sostegno, er, SPIRITUALE di Crowley, infatti, i discepoli sono costretti a vendere tutti i mobili e gli arredi della casa agli abitanti del paese per poter pagare i debiti lasciati dal loro stesso maestro e potersi pagare il viaggio di ritorno a casa.
Crowley, visibilmente commosso, scaglia contro Mussolini il potentissimo sortilegio egiziano MAFA VAFANTUCULUM, che fa cadere l'ultimo capello rimasto in testa al dittatore, e intraprende un viaggio "per ammazzare il tempo e assumere droghe" in Nordafrica.


Piú o meno allo stesso tempo (1925) Fernando Pessoa piange la morte della madre e si imbottisce d'alcool in quel di Lisbona, vittima di una profonda crisi depressiva. Giá da tempo legge e traduce libri di teosofia e scrive oroscopi: i suoi legami con l'esoterismo, il misticismo e, of course, la massoneria non sono mai stati un segreto, sebbene tuttora non si conosca alcuna affiliazione "ufficiale" del poeta a qualsivoglia Loggia o Ordine. Di certo c'é che Pessoa é uno gnostico convinto, contrario a tutte le Chiese organizzate, soprattutto alla Chiesa di Roma. Cosa quest'ultima che lo avvicina aaaabbastanza a Crowley, del quale conosce (e apprezza) l'opera. Ed é proprio durante la lettura di uno dei suoi libri che Pessoa nota un errore contenuto in un oroscopo, particolare che lo spinge a scrivere all'occultista, informandolo umilmente che si é sbagliato sulla sua... Ora di nascita.


Poco tempo dopo, uno sbalordito Crowley risponde a Pessoa ringraziandolo per la segnalazione: << Chevvuoi. Ero strafatto d'hashish>>. È l'inizio di una fitta corrispondenza che culmina nella volontá di Crowley di recarsi in Portogallo per conoscere personalmente Pessoa. << Cosí>>, ci dice, << con l'occasione mi vengo a fare un bicchierino >>.
Secondo i suoi biografi Pessoa, piú che entusiasta, rimane leggermente preoccupato dalla notizia.

Crowley, vero e proprio Cagliostro dei tempi moderni, conosciuto e osteggiato in tutto il mondo per le sue controversédirepoco pratiche magiche, vuole conoscerlo. E quel che é peggio non gli restano molti capelli.

VACANZE LISBOETE

La bestia arriva a Lisbona la mattina del 2 settembre 1930 a bordo dell'Alcantara dopo essere rimasto bloccato per un giorno al porto di Vigo, a causa di una nebbia fittissima.
Scende dalla nave accompagnato da una ragazza tedesca di 19 anni, Hanni Jaeger, conosciuta anche come Donna Scarlatta, Anu e con lo pseudonimo, peraltro un filino esagerato, di "the monster".
Ad aspettarli sulla banchina c'é Fernando Pessoa, rigido come un palo. Pare che quando Crowley se lo é ritrovato davanti, la prima cosa che gli ha detto sia stata: << E allora, che idea é questa di mandarmi quella nebbia fin lassú?>> (J. G. Simões, in Vida e Obra de Fernando Pessoa - História duma Geração); << Questo é maluco veramente >>, deve aver pensato lo scrittore, con un sorriso nervoso.
Ad ogni modo, come riportato nel libro La Bestia 666 di John Symonds, i due ospiti trascorrono i giorni successivi visitando Lisbona e i dintorni, facendo il bagno nell'oceano, invocando gli dei con riti di magia sessuale e, er, salendo sul piano astrale con l'aiuto delle droghe.



Vá, un pó come dei normali turisti.
Se non fosse per le frequenti, micidiali "crisi isteriche" di Miss Hanni, che li porta ad essere espulsi da un hotel e da quasi tutti i ristoranti della cittá. << Adesso capisci, amico mio, perché la chiamo the monster >>, ci dice Crowley a Pessoa che da un iniziale timore, comincia a provare compassione per l'occultista.
Circa una settimana dopo il loro arrivo, Hanni fa le valigie e abbandona senza preavviso Crowley che ci resta, diciamo, piuttosto male. È a questo punto che il mago, deluso in amore, ferito nell'orgoglio, medita una vendetta. Anzi, una ripicca. Di piú, uno scherzo idiota: il famoso affaire della Boca do Inferno nel quale inscena, con l'aiuto di Pessoa, il suo finto suicidio. Dando vita ad uno dei misteri piú RIDICOLI del Novecento.

Appuntamento QUI tra un paio di giorni per la 2a parte! ;)


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+  brevi storie illustrate:

Breve Storia Illustrata dell'incontro tra Fernando Pessoa e Aleister Crowley (pt. 2)

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La prima parte della nostra Breve Storia Illustrata si é conclusa con un addio: nonostante tutto il suo carisma e la sua, emh, perizia nell'arte della Magia sessualeCrowley - uno degli occultisti piú potenti della storia moderna - non é riuscito a trattenere la giovane Hanni, detta THE MONSTER, che lo aveva accompagnato a Lisbona e lí l'ha lasciato, a bestemmiare in sanscrito. Il mago, che si era recato nella capitale portoghese apposta per conoscere Fernando Pessoa, chiede allora all'amico di aiutarlo a simulare il suo suicidio, allo scopo di spaventare la ragazza....
LA BOCCA DELL'INFERNO






La fine di un personaggio come Crowley doveva essere il piú teatrale possibile. In questo senso, lo scenario non poteva essere piú azzeccato: la costa alla periferia di Cascais, cittadina a mezz'ora da Lisbona; la cima di una scogliera, il mare in burrasca; l'acqua che sbattendo con forza sulle pareti rocciose genera un suono sinistro, simile ad un gemito; un uomo si getta tra le onde, e scompare inghiottito da una spaccatura nella roccia che la gente del luogo chiama Boca do Inferno.




È il pomeriggio del 25 settembre 1930, e Augusto Ferreira Gomes....


....Giornalista del Diário de Notícias, amico di Pessoa, egli stesso un'occultista, si trova CASUALMENTE a passeggiare sul terreno sovrastante la Boca do Inferno, dove incontra ACCIDENTALMENTE un porta sigarette in metallo....



.....Che blocca, impedendo al vento di portarselo via, un foglio sul quale é scritto un misterioso messaggio....

<< Anno 14, Sole in Bilancia

L.G.P.

Non posso vivere senza di te. L'altra "Boca do Inferno" mi prenderá - non sará calda tanto quanto la tua.

Hisos!

Tu
Li
Yu >>




La messa in scena ha inizio.



QUARTO POTERE


Dopo aver (cof-cof) investigato e (cof-cof) verificato che l'oggetto e la calligrafia del messaggio appartegono a Crowley, Ferreira Gomes fa pubblicare sul n.121 del settimanale Notícias Ilustrado, datato 5-10-1930, una "sensacional reportagem" dove mostra la sua “scoperta” e racconta la tragica fine del mago nella Boca do Inferno. Interpellando, tra l'altro, proprio Pessoa - uno degli ultimi a vederlo in quel di Lisboa.

È il poeta stesso a fornire l'interpretazione del messaggio, dicendo che "Anno 14"é il 1930, secondo la cronologia utilizzata da Crowley; il "Sole in bilancia" indica che il messaggio é stato scritto quando il Sole era entrato nel segno della costellazione della Bilancia, quindi tra il 23 e il 25 di settembre, giorno in cui lo stesso é stato incontrato.  "L. G. P."é molto probabilmente la denominazione mistica di Hanni, mentre "Hisos" sarebbe una parola segreta, un "messaggio nel messaggio" comprensibile alla sola Miss Jaeger; infine “Tu Li Yu” é il nome di un saggio cinese vissuto circa 3mila anni prima di Cristo, del quale Crowley sosteneva di essere la reincarnazione. Pessoa spiega che lo stesso fatto della lettera essere stata firmata con questo nome in particolare rivela quel che era successo: nessun occultista infatti userebbe come firma il nome della sua prima incarnazione, se non quando volesse ricongiungersi a essa, indicando cosí di stare andando incontro al suo "essere primario".



Una smentita all'ipotesi del suicidio arriva dalla Polizia di Frontiera portoghese, secondo la quale Crowley (o qualcuno col suo passaporto) ha passato il confine portoghese giorno 23. Pessoa continua a sostenere di averlo visto, << lui o  il suo fantasma >>, per ben due volte il 24, il giorno prima la tragedia. Avallato, tra l'altro, dalla testimonianza del portiere dell'hotel l'Europe, dove il mago soggiornava, che la stessa mattina del 25 afferma che Crowley si trova a Sintra.
Di sicuro c'é che il mago é scomparso. Nessuno sa dov'é. Si é letteralmente volatilizzato. Sia Pessoa che Ferreira Gomes vengono a lungo interrogati dalla polizia, ma non parlano. E addirittura si fa strada l'idea dell'esistenza di un doppio.
La notizia fa rapidamente il giro della stampa internazionale. Persino Scotland Yard manda un investigatore in Portogallo a svolgere indagini sulla vicenda. È fatta. Aleister Crowley, la Bestia per gli amici, é morto suicida a Cascais.

L'Oxford Mail del 14 ottobre riferisce che a Londra si sta preparando una seduta per entrare in contatto col suo spirito. 




LA RESURREZIONE


Enfim. Dopo tutto 'sto vespaio. Crowley é riuscito nel suo scopo di spaventare Hanni? #Credici. Ancora prima ancora che la notizia del suo (finto) suicidio possa aver raggiunto la giovane, il mago stava di nuovo, er, praticando la magia con lei. Secondo i suoi biografi infatti, ha lasciato il Portogallo in treno il 27 settembre, due giorni dopo la messa in scena del suicidio; chi fosse l'uomo che ha attraversato la frontiera del Paese al posto suo il giorno 23, resta l'unico vero mistero.
Mesi piú tardi, nel gennaio 1931, Pessoa si sbottona in una lettera all'amico Jõao Gaspar Simões: << Crowley, che dopo essersi suicidato é passato a vivere in Germania, mi ha scritto qualche giorno fa...>>. Ed é proprio a Berlino che il mistico riappare qualche settimana dopo, bello che resuscitato, e con una nuova Donna Scarlatta, Bertha Busch, detta Bill o Billy. Francamente non vogliamo sapere il perché. 


Pessoa muore quattro anni piú tardi, il 30 settembre 1935, in seguito a un ricovero per colica epatica. Crowley muore (stavolta per davvero) di degenerazione del miocardio e bronchite il 1º dicembre 1947 all'età di 72 anni.


Oggi, una lastra di pietra collocata presso la Boca do Inferno, e rivolta verso il mare, ricorda la bravata dei due.



Probabilmente la cosa piú avventurosa che Pessoa abbia fatto in vita sua.





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+  brevi storie illustrate:

5 tradizioni di Natale e Capodanno portoghesi

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Prrronto, manca poco piú di una settimana al Natale, é il momento: sióre e sióri per voi un esercizio di paraculaggine con triplo avvitamento e doppio salto mortale, il post natalizio del BdM di quest'anno! :)
Se l'anno scorso ci siamo concentrati su cosa mangiano i portoghesi per il cenone (evitando di soffermarci su cosa bevono: nessuno ha tanto tempo libero) stavolta andiamo a vedere COSA FANNO in questi lieti giorni i nostri cugini cosí-lontani-cosí-vicini lusitani... Ovvero quali sono in Portogallo le principali tradizioni popolari legate al Natale e al Capodanno. A noi ad esempio, per dirne una, piace GIOCARE: dall'innocuo, soporifero tombolone a base di fagioli e lenticchie fino alle terrificanti, pericolosissime bische clandestine in salotto, al termine delle quali qualcuno rimane sempre in mutande (rigorosamente rosse); qui, dove il gioco d'azzardo é legale sin dagli anni 30 e ci si puó far spennare quando si vuole in uno degli 11 casinó sparsi per tutto il Paese, in epoca natalizia si preferisce dedicarsi a cose piú semplici e genuine: ubriacarsi, cantare, ardere ceppi secolari, scannare maiali.

CANTAR AS JANEIRAS



Cominciamo da una tradizione molto antica, che ancora resiste in alcune aldeias (villaggi, paesini) e vilas (cittadine) portoghesi, quella del cantar as janeiras, letteralmente cantare le, er, gennarine, ovvero le canzoni di (o del mese di) gennaio; praticamente la versione canora del "dolcetto e scherzetto" di Halloween: a partire da giorno 1, e fino all'Epifania, gruppi di amici muniti di strumenti musicali si riuniscono e vanno per le strade del paese a bussare di porta in porta e cantare canzoni natalizie con l'obiettivo di ricevere in cambio cibo, vino o addirittura denaro. Il che si traduce in insidiose flotte di zingari affamati....



...Capaci di invaderti il negozio, facendo fuggire tutti i clienti....



... Bloccarti sull'uscio di casa con le buste della spesa....



...E addirittura inseguirti dentro al bar...



Roba che se la fai anche nel piú spelacchiato borgo italiano rischi che ti tirino le uova e ti sguinzaglino contro i cani. Ma qui siamo in Portogallo e non solo ti mettono a disposizione il pianerottolo....


...Ma ti aprono pure la porta di casa, dandoti da mangiare e qualche spicciolo per la prestazione. E siccome fuori fa freddo, ci mettiamo pure un goccetto d'aguardente delle grandi occasioni, annata 1850.



Al termine della "camminata" i musicisti si ritrovano in casa del capobanda e mangiano tutti insieme quello che hanno racimolato....



...Oltre a, ovviamente, spartirsi i quattrini....


<< Toh! E l'uomo campa, né?>>
<< ...Solo cinqu'euro???>>
<< Piú due pani e un salame>>



MATANÇA DO PORCO



Tradizione ancora in uso, soprattutto nell'arcipelago di Madeira e nella regione dell'Alentejo, é quella della mattanza dei maiali, che ha luogo a partire da dicembre; anticamente, l'arrivo del grande freddo obbligava ad un brusco calo delle attivitá agricole e tutti i camponeses (o almeno quelli che potevano permetterselo) dovevano uccidere i propri animali per fare scorta di cibo; le basse temperature permettevano una migliore conservazione della carne, che veniva consumata praticamente durante tutto l'anno, senza sprechi.
La mattanza era un giorno di festa per le famiglie e l'intera comunitá...


(un pó meno per i maiali)

...Comprensibilmente: parliamo di tempi in cui mangiare una salsiccia era un vero e proprio EVENTO. Oggi, é chiaro, non ci sarebbe bisogno di scannare manco un maiale, che di salsiccie, prosciutti e salami son giá pieni i supermercati.





E se sono sensibilmente calate le famiglie che possiedono (almeno) un porco, non ce n'é nessuna che non abbia (almeno) un frigorifero.

Ció nonostante la mattanza continua ad essere praticata, non dalle famiglie, bensí durante appositi eventi pubblici - fortemente osteggiati dalle associazioni animaliste - che ne ricostruiscono il rito: dopo essere stati ingozzati per un anno intero, gli animali vengono macellati secondo il metodo "antico" e "naturale" che ne prevede l'immobilizzazione...




...L'uccisione... 




...La pulitura....







....E lo scannamento, la parte piú difficile.




L'ideale per aprire l'appetito prima della colossale grigliata finale...





...Alla quale si accompagnano balli, canti e fiumi di vino caseiro in perfetto stile sagra paesana. Riuscite a immaginare una forma piú pagana di festeggiare la fine dell'anno e l'inizio del nuovo? Si? Scrivete a sacrifici@umani.com



QUEIMA DO MADEIRO



Altra antica tradizione, anche questa NON esattamente natureza-friendly, é quella della queima do madeiro, letteralmente "bruciatura della legna" o "del pezzo di legno", diffusa praticamente in tutte le regioni del Paese. Tradizione che ci riporta a atmosfere sicuramente piú natalizie, non foss'altro per il suggestivo effetto LUMINOSO.

Trattasi di un enorme faló notturno, alimentato preferibilmente con grossi tronchi d'ulivo....



....Albero con il quale sarebbe stata fatta la croce sulla quale é morto Cristo. Preferibilmente, ma non obbligatoriamente, d'altronde sebbene la queima abbia ormai acquisito (come moooooolte delle cose legate al Natale anzi, come LO STESSO Natale) un significato religioso, le sue origini sono profane: tanto piú grande era la pira di legna, tanto piú GRASSO sarebbe stato il maiale per la mattanza dell'anno prossimo.




L'evento ha inizio alla mezzanotte del 24 dicembre, contemporaneamente alla missa do galo: decine di famiglie e amici si riuniscono attorno al fuoco, generalmente montato nella piazza principale del paese, intonando canzoni tradizionali, bevendo alcolici e mangiando dolci.




....La legna arde per ore, tanto che poi ci vogliono i vigili del fuoco per spegnerla.


NO, DAVVERO.





COMER AS 12 UVAS



In Portogallo, cosí come in Spagna, il rituale di Capodanno piú diffuso é quello di mangiare, diciamo pure BERE, 12 chicchi d'uva, uno al secondo, nei 12 secondi successivi la mezzanotte. Una roba pericolosissima ma irrinunciabile, se ci si vuole garantire fortuna, prosperitá, zero forfora, zero spam.
In realtá, l'unica cosa garantita é IL SOFFOCAMENTO. Scherzi a parte, non é certo impresa facile, ve lo dico io che mannaggiammé ho ceduto alla richiesta di un gruppo di portoghesi nell'ormai lontano capodanno 2009/2010 - il primo a Lisbona - e ancora sto sputando semi, cof-cof.

Loro comunque, dopo anni e anni di allenamento, ci riescono benissimo. Al limite se volete provarci, scegliete dei chicchi molto piccoli. Oppure fate come i comuni mortali, optate direttamente per la versione LIQUIDA.



Per la cronaca, la tradizione ha origine nel XIX secolo ma si é consolidata nei primi anni del Novecento: all'epoca infatti l'uva era un frutto molto raro da incontrare durante la stagione invernale, cosí mangiarla era un segno di abbondanza.




ROUPA INTERIOR AZUL





In conclusione. Come accennavo a inizio post, in Italia tradizione vuole che tutti si indossi dell'intimo di colore rosso, soprattutto le donne, che noi uomini astecosenoncifacciamocaso. In Portogallo invece la tradizione impone roupa interior di colore AZUL, ovvero blu. Ora, vi diró, a me francamente STA BENE LO STESSO, eh? Solo che andando a vedere, si scopre che mentre il rosso é il colore della paixão (passione), il blu é quello dell'armonia e della paz de espirito (pace di spirito), due cose possibilmente agli antipodi. Per dire quaaaaanto siamo simili, ecco cosa si augurano gli italiani: lussuria, e i portoghesi: serenitá.
Ora, Paese che vai, prioritá che trovi. Peró non so quanta "pace di spirito" possa trasmettere della biancheria intima azul.

A me sinceramente NESSUNA.


'Spé che riprovo.

NIENTE DA FARE.


BUON NATALE A TUTTI I MUNDIALI :)

2015 | Il meglio del Blog di Mundo

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IN PRINCIPIO ERA IL CAOS. Nel senso che tutti facevano un pó come gli pare: in Inghilterra si festeggiava a primavera, il 25 marzo; in Spagna il 25 dicembre, in Francia nella Domenica di Pasqua, a Venezia il 1º marzo, in Sardegna al 1º settembre; la signora del 4º piano scala C il 3 febbraio giorno del suo compleanno, suo marito il 7 giugno e la figlia, nota sindacalista, il 1º maggio.
Fino a quando nel 1691 Papa Innocenzo XII disse E MÒ BASTA e stabilí che l'anno dovesse cominciare il 1º gennaio PER TUTTI: da allora festeggiamo il Capodanno la notte del 31 dicembre, col tradizionale conto alla rovescia prima della mezzanotte, i fuochi d'artificio, le lenticchie, lo spumante, i dolci, l'aciditá di stomaco.


Quel che conta é che sono passati altri 365 giorni, un cerchio si chiude, si apre un portone. O qualcosa del genere. Ma per poter archiviare anche quest'anno, dobbiamo prima farne il BILANCIO. Dice: dobbiamo proprio? No, fingete di essere nell'Europa del 500 (vi piacerebbe) e fate un pó come vi pare. Negli ultimi giorni intanto abbiamo assistito in tv e sul web a migliaia di LISTONI con il meglio, il peggio, ma anche il cosí-cosí, del 2015: classifiche, graduatorie, hit-parade; il Blog di Mundo, che proprio quest'anno ha tagliato il traguardo delle 100mila visite (grazie di cuore), non vuole essere da meno ed oggi - probabilmente l'unico giorno in cui non ne totalizzerá nemmeno una - vi propone una (breve, giuro) lista dei MIGLIORI POST DEL 2015 secondo il "gradimento" del pubblico, selezionati cioé per numero di visualizzazioni.

Ricordo a chi si fosse sintonizzato solo ora (ciao sei il benvenuto, togli il cappotto, prendi un cioccolatino, clicca su mi piace, iscriviti alla mia pagina facebook) che Il BdM é un blog che parla esclusivamente di Lisbona e del Portogallo, ragion per cui se notate un certo TEMA RICORRENTE nei post, beh, non é casuale. Detto questo, in alto i calici, vamos lá!


1. Tira piú un pelo di FIGUEIRA...

Nella foto, Rita Andrade
(altre) 10 attrici e modelle portoghesi
che dovete assolutamente conoscere

Cominciamo dal piú "antico", datato 4 gennaio; per cominciare l'anno "bem dispostos", e incoraggiare L'ATTIVITÁ FISICA dei lettori dopo gli eccessi dell'epoca natalizia, ho pensato di dedicare un secondo post (il primo lo trovate QUI) alle attrici e modelle portoghesi. Da Mariana Monteiro a Soraia Chaves, un nuovo, er, AIZZANTE listone di 10 gnocche lusitane testimonial del fitness e delle tristi serate in casa da soli davanti al pc, tutte scelte mooolto accuratamente da me medesimo tra quelle che lavorano per la televisione e/o per la pubblicitá. Il post, RICCAMENTE ILLUSTRATO, riporta una breve nota biografica per ogni attrice/modella e fa dell'ironia facile sulle tette della Monteiro, che é un pó come sparare sulla Croce (a luce) Rossa.
Ora, se vi dico "buona lettura" non mi prende sul serio nessuno; perció mi limito a citarvi due meninas a caso presenti nel post (abbi pazienza querida, lo faccio per i miei lettori): Dânia Neto....



....E Isabel (bella) Figueira....



....Che, pelo visto, si servono dallo stesso parrucchiere.




2. Kazzenger Kazzenger



Esattamente come i due tipi qui sopra :)

Sempre apprezzissime dai lettori le Brevi storie illustrate del BdM, storie su Lisbona e il Portogallo, i loro monumenti simboli costumi e tradizioni, raccontate piú o meno come fossero un film dei Fratelli Vanzina.



No, dai. Meglio.


In questo post in due parti, pubblicato all'inizio di dicembre, si racconta la "bravata" messa in atto nel 1930 da Fernando Pessoa - all'epoca praticamente sconosciuto - Aleister Crowley - considerato l'occultista piú potente del suo tempo - per fargli prendere un coccolone alla (ex) compagna di quest'ultimo, Hanni Jaeger detta THE MONSTER, che aveva lasciato Crowley a Lisbona a compiere riti di, er, MAGIA SESSUALE da solo. Sai che tristezza.
La vicenda del (finto) suicidio del mago, che ha fatto gettare fiumi d'inchiostro alla stampa internazionale, porta la regia proprio di Pessoa, che grazie all'aiuto del suo amico giornalista Ferreira Gomes riesce a montare un mistero degno del migliore (o peggiore, a seconda dei punti di vista) Giacobbo.


3. Anche i ricchi piangono




A sorpresa, é stata molto letta e apprezzata anche la Breve Storia Illustrata dedicata alle famigerate novelas portoghesi, pubblicata a gennaio. Spalmato in tre parti tre (ouh!, sempre piú breve di Sentieri) il post segue dalle origini fino ai giorni nostri uno dei fenomeni popolari - e, di riflesso, culturali - piú marcanti del Portogallo (parliamo di 1milione600mila spettatori a puntata, in un Paese con poco piú di 10 milioni di abitanti). Se escludiamo quiz, Reality e Talent Show, la piú grande produzione televisiva nazionale, forse L'UNICA 100% portoghese, continuano ad essere proprio le telenovelas; dopo aver contribuito a definire nuovi standard per il genere, il Paese é sinonimo di qualitá all'estero e ESPORTA le sue serie in tutti i continenti.

E questo nonostante la, emh, MODESTIA della celebre Vila Faia...



...Prima novela ad essere prodotta dall'RTP nell'ormai lontano 1982.



4. Cantagiro




Com'era Lisboa negli anni 60-70? Bella, bellissima, esattamente come oggi, almeno a giudicare dalle copertine di questi dischi, dove la Capital Alfacinha fa da sfondo. Peccato non si possa dire lo stesso dei personaggi in PRIMO PIANO...






 5. Sex, drugs and Rock & Roll




Pubblicato il 15 agosto in occasione del 46º anniversario del mitico Festival di Woodstock, il post é la cronaca - cosí come riportata dalla PIDE, la terrificante polizia segreta del regime dell'Estado Novo - del Festival de Vilar de Mouros, avuto luogo nel 1971 in Portogallo nella minuscola aldeia di Vilar de Mouros (un'ora circa a nord di Porto), in  un momento in cui il Paese viveva ancora sotto la dittatura: "2 dias de paz, amor, e liberdade" IMPENSABILI per quei tempi. Come avranno fatto i circa 30mila (secondo la questura) partecipanti al festival a godersi tranquillamente l'evento senza essere presi tutti a MANGANELLATE NELLE GENGIVE





Cari mundiali, é il caso di dirlo, PER QUEST'ANNO é tutto! Ci risentiamo nel 2016 :)

Vi auguro di trascorrere una felicissima serata: dovunque siate, l'importante é che tiriate fuori la bottiglia buona. Come si dice, senontisbronziaCapodannorestisobriotuttol'anno.
Sia mai. Coi tempi che corrono.

Cin-cin!
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